Infuria la polemica. Accuse ferocissime e minacce reciproche di risarcimento danni. Un botta e risposta acceso quello tra il Comune di Campobasso e l’Associazione culturale ‘Costruttore di eventi’ che giovedì sera ha annullato il Bpm Love Festival, la due giorni di musica, che si sarebbe dovuta tenere venerdì e sabato e che avrebbe portato nel cuore di Campobasso, per l’esattezza sul Romagnoli, migliaia e migliaia di giovani. Manifestazione pubblicizzata da tempo, una sorta di calamita per gli appassionati del genere anche per via dei nomi di richiamo che sarebbero saliti sul palco allestito sull’ex rettangolo di gioco. Ma alla fine gli organizzatori hanno fatto un passo indietro perché, come hanno puntualizzato, giovedì sera sull’area non c’erano ancora le condizioni per poter dare il via alla kermesse. Inutile dire che l’annullamento ha scatenato un putiferio mediatico: decine di commenti su Facebook e dito puntato contro l’amministrazione. Pronta la risposta del sindaco che dopo aver inviato una nota stampa nella quale ha chiarito la posizione di Palazzo San Giorgio, facendo riferimento alla delibera di giunta, e chiesto agli organizzatori i reali motivi del dietrofront, ieri mattina ha convocato una conferenza stampa: “Rispetto alla manifestazione – ha detto Battista ai giornalisti – la giunta comunale ha deliberato tutte le autorizzazioni possibili per far effettuare la manifestazione ed ha agito in tutte le direzioni affinché la serata si svolgesse in sicurezza. Dopo aver pagato il suolo pubblico l’amministrazione avrebbe fatto tutto il necessario per poter garantire al meglio lo svolgimento dello spettacolo, ma ciò non è avvenuto. Personalmente io ho saputo dell’annullamento delle due serate tramite un comunicato. Non conosco i reali motivi di questa rinuncia e oggi tengo a ribadire la nostra più completa disponibilità. Noi abbiamo fornito il massimo del supporto possibile agli organizzatori”. Controreplica degli organizzatori. “Il giorno 26 agosto è stata fatta la delibera del Comune, pubblicata sul sito dell’ente alle 14.30 del 27, senza la contestuale comunicazione agli organizzatori dell’evento. Nella delibera si autorizza l’evento per i giorni 29 e 30 agosto, autorizzando, inoltre, l’occupazione dell’area interessata per l’allestimento, a partire dal 27 al 31 agosto (come richiesto dall’associazione). Nella delibera si demanda ai dirigenti competenti tutti gli adempimenti gestionali consequenziali, scaturiti dal presente deliberato. Ciò detto, come mai al 28 mattina, un giorno prima dell’inizio dell’evento, l’area era ancora occupata dalle auto e priva di segnaletica di rimozione auto e chiusura al traffico?

Nonostante questa grossa inadempienza del Comune, l’organizzazione ha comunque iniziato a preparare ed allestire l’area. Siamo stati costretti a bloccare il tutto alle 19.30 del 28 quando ci siamo resi conto che non c’erano le condizioni per lo svolgimento in tutta sicurezza di un evento che avrebbe portato migliaia di giovani all’ex stadio Romagnoli.

A fronte di questo, nei minuti immediatamente successivi alla decisione di annullare l’evento, l’associazione ha dato mandato al proprio legale di comunicare in via ufficiale al Comune le motivazioni che hanno portato alla rinuncia, per inadempienza e latitanza della struttura amministrativa del Comune. Cosa grave è il primo cittadino in conferenza stampa ha sostenuto di non essere a conoscenza di tale documento ufficiale”. Insomma una serie di contestazioni reciproche ma c’è da giurare che il polverone non si abbasserà così presto.

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