Monsignor Bregantini non ci sta. Le obiezioni esposte in sede di consiglio comunale dall’opposizione consiliare sull’utilizzo gratuito da parte della Curia dei locali dell’ex-asilo di via Monte San Gabriele destinata a ‘mensa per i poveri’, lo hanno lasciato attonito e allibito.
Parla di “sterile e infruttuosa polemica” rispetto ad un servizio di carità indispensabile per la città di Campobasso, l’arcivescovo Bregantini. E’ risentito soprattutto in merito all’attacco venuto dai banchi di Palazzo San Giorgio: “La Curia affitta i propri locali e poi chiede di utilizzare le strutture comunali per i servizi”. Sono queste le parole che più lo hanno sbalordito.
“La Curia e la Diocesi- replica a stretto giro di posta l’arcivescovo – si occupano prevalentemente di opere di carità e i soldi degli affitti vanno a colmare vuoti giganteschi nel campo caritativo lasciati aperti anche dalle amministrazioni comunali e se è stato chiesto quel luogo è perché la Diocesi non possiede locali idonei per una simile esigenza”. Quattro i punti ribaditi, poi, dal vescovo. E cioè il mancato appoggio ad un gesto benevolo del neo sindaco insediatosi alla vigilia della visita di papa Francesco. Ancora: l’opera della mensa è valida perché risponde ogni giorno a circa cinquanta ospiti in gravi difficoltà economiche. Eppoi la mensa che è spazio di solidarietà e carità cristiana per cui accanto alle sterili polemiche di “certa politica” per motivi “personalistici” la città registra invece una vastissima area di solidarietà quotidiana poiché molta gente porta ogni giorno graditi doni come pane, carne, pesce, viveri in genere. E infine il vescovo invita i consiglieri che hanno sollevato obiezioni a sedersi a mensa con i poveri per gustare il “profumo della carità fraterna”.
“Il volontariato – ribadisce padre Giancarlo -, come al solito e per fortuna, va a colmare i vuoti istituzionali nel campo della solidarietà sociale. “Di certo – si augura il vescovo- si perfezionerà la convenzione tra la Caritas e il comune di Campobasso per un servizio offerto gratuitamente a tanti, forse troppi, cittadini che non riescono ad “arrivare a fine mese. Va precisato che la Curia non ha nulla in contrario per una definizione dell’affitto proprio perché è grata fin dall’inizio all’amministrazione comunale per il dono dell’immobile Ma fare polemica per il gusto dell’attacco pseudo politico è da deprecare”.