Cari ragazzi, rivolgo a voi in particolare i migliori auguri di buon anno scolastico a nome della Provincia di Campobasso. Spero che siano per voi studenti, dieci mesi di soddisfazioni, di sana applicazione e di serenità. Un pensiero voglio spenderlo anche per quegli alunni che hanno dovuto recuperare e sostenere gli esami ad agosto e anche per coloro che non sono riusciti a centrare l’obiettivo della promozione a giugno: che sia per voi un anno di pronto riscatto e di recupero. Un in bocca a lupo va esteso a tutto il mondo della scuola: dirigenti, personale di segreteria, docenti, collaboratori scolastici. A loro un compito difficile: quello di unire l’attività didattica, amministrativa, il loro coordinamento, il collegamento tra scuola –genitori – studente, in un momento difficile per l’economia del Paese. Per questo motivo chiedo ai docenti di riuscire a far arrivare un messaggio chiaro: l’Italia sta attraversando un momento delicato, un periodo dove tutti dobbiamo partecipare al fine di recuperare il terreno. Nei mesi scorsi avevo lanciato l’allarme di un eventuale disservizio per le scuole, per via dei continui tagli imposti dal governo centrale. Con notevoli sforzi posso dire che la struttura provinciale e la politica riusciranno a garantire il riscaldamento ed i servizi essenziali. Un cenno desidero spenderlo alle famiglie: settembre è il mese delle spese per l’abbigliamento, il materiale didattico, i libri: una mannaia che vede in tanti mobilitarsi già dall’estate. Famiglie costrette a fare sacrifici anche per le attività esterne nei pomeriggi, con i corsi vari organizzati a supporto del Piano dell’offerta formativa. A loro chiedo di continuare a credere nella scuola, a loro chiedo sempre di evitare la dispersione scolastica e l’abbandono anzitempo. Un augurio particolare mi sento di dedicarlo agli studenti ed alle famiglie straniere che nel Molise contribuiscono sempre più alla formazione delle classi e della nuova classe dirigente. Che la scuola sappia integrare e dare loro un’accoglienza tipica dei molisani, consapevoli che questi ragazzi e queste famiglie hanno bisogno di maggiore attenzione.