Si sono messi al lavoro già da un paio di settimane i quattro consiglieri delegati, promossi dal sindaco Battista, che dovranno ‘pedalare’ per i prossimi cinque anni per raggiungere gli obiettivi che il governo si è prefissato. Quattro consiglieri, Michele Durante, Pasquale Colarusso, Lello Bucci e Stefano Ramundo impegnati su turismo, suap, mobilità e ambiente. E a parlare di ambiente e di progetti relativi al settore è proprio Stefano Ramundo che senza girare troppo intorno al problema punta subito sulla raccolta differenziata “che oggi sfiora il 12%, ma il nostro obiettivo a breve e medio termine è quello di raggiungere la media nazionale che si attesta sul 40%, e poi i livelli minimi richiesti da Legambiente ossia il 60%”. Un traguardo piuttosto ambizioso visto si parte da percentuali piuttosto basse. A Campobasso non sarà facile, e soprattutto non sarà un’operazione rapida, inculcare ai cittadini la cultura della differenzazione dei materiali ma sarà un passaggio fondamentale per trasformare il capoluogo, così come si augura il sindaco, in uno dei comuni più ricicloni d’Italia. Per Stefano Ramundo è necessario avviare, il prima possibile, un’operazione di sensibilizzazione per preparare la città alle nuove modalità di raccolta. Modalità che saranno analizzate al fine di trovare quella migliore e che più si adatta alla morfologia.
“È motivo di grande orgoglio – dice Ramundo – aver ricevuto un incarico così prestigioso e rilevante per la qualità della vita della nostra comunità. La raccolta differenziata non è ancora decollata perché è un tema molto complesso, che ha carattere partecipativo…vale a dire che trova piena realizzazione solo con la collaborazione e la partecipazione, appunto, di tutti i cittadini nei piccoli gesti quotidiani, separando i materiali e conferendoli correttamente per contribuire a dare alla nostra terra un servizio di qualità ed un futuro migliore.
Sono convinto che è proprio questo senso di responsabilità – continua il consigliere del Pd – che le istituzioni devono ritrovare per indicare con fermezza la strada da percorrere in modo che la popolazione, ben coinvolta e informata, sia pronta al cambiamento. Credo che in questo particolare momento che sta vivendo Campobasso, i residenti non abbiano voglia di ascoltare idee giuste, ma vogliano semplicemente sentirsi dire qual è la migliore idea possibile. Solo indicando la miglior soluzione in modo sereno e sincero, pubblicamente, e dimostrando una gestione efficiente dei servizi, le persone si dimostreranno assolutamente disponibili a cambiare atteggiamento. Ne sono convinto.
Spesso il problema di Campobasso, e non solo, risiede nell’incapacità di fare scelte e di portare all’attenzione dei cittadini proposte concrete, valide.
Ogni scelta che noi amministratori – continua Ramundo – ci apprestiamo a fare, richiede interventi puntuali e cuciti in maniera sartoriale sul nostro territorio, scelte che devono essere il frutto di una comprensione approfondita delle dinamiche locali.
Sulla raccolta dei rifiuti abbiamo già iniziato una profonda ricognizione sullo stato dell’arte, abbiamo raccolto tutte le informazioni possibili, e incrociato i dati, solo così si potrà arrivare all’identificazione della soluzione più adatta per la nostra amata città.
Sempre in tema di rifiuti credo che dovremmo aumentare la quantità e soprattutto la qualità del materiale riciclato. È estremamente importante che i materiali siano raccolti in maniera separata e soprattutto che siano il più possibile puri, non contaminati da altri scarti, e questo risultato si può ottenere solo con una raccolta molto rigorosa per esempio con ‘un porta a porta spinto’ e una gestione attenta attraverso, ad esempio, gli ecocentri.
Insomma è una questione di cultura, ma è anche una questione di abitudine: in casa si buttano sempre le stesse cose, quindi, una volta imparato il meccanismo renderlo automatico sarà facile.
Attraverso le campagne di sensibilizzazione punteremo a coinvolgere il più possibile il cittadino che sarà il vero protagonista di questa rivoluzione culturale. Entreremo nelle famiglie attraverso la scuola, agendo sulle giovani generazioni al fine di creare (o rigenerare) una coscienza civica indispensabile per questo scatto evolutivo”. Tutto ciò nel breve e medio termine, ma il consigliere Ramundo si è posto anche degli obiettivi che guardano un po’ più lontano.
“Mi piacerebbe che Campobasso diventasse negli anni un punto di riferimento per la raccolta differenziata e che la città iniziasse a guardare alla riduzione dei rifiuti, step evolutivo immediatamente successivo. In futuro occorrerà individuare una serie di azioni nel campo della prevenzione e nella riduzione dei rifiuti, coniugando le scelte generali di organizzazione delle modalità di raccolta dei rifiuti con la sfida sul fronte della prevenzione e della riduzione. Le politiche di riduzione dovranno necessariamente prevedere interventi di informazione e di educazione ambientale sui singoli cittadini e sulle categorie economiche, incentivando l’adozione di comportamenti corretti e virtuosi da parte di tutte le parti interessate, dal sistema economico-produttivo allo stile di vita dei singoli cittadini”. Insomma Campobasso sembra pronta a voltare pagina.