Se gli ambulanti che nel centro di Campobasso vendevano frutta e verdura hanno capito che l’amministrazione faceva sul serio e si sono spostati nelle piazzole a loro riservate per evitare le multe, i padroni dei cani ancora non si adeguano alle disposizioni. Prova ne è che nel giro di un paio di giorni sono state irrogate una quindicina di sanzioni amministrative sia per l’assenza del microchip, sia per il mancato utilizzo del kit per pulire strade e marciapiedi dagli escrementi degli amici a quattro zampe. Le sanzioni sono il risultato dei controlli effettuati da quattro agenti della Polizia Municipale, guidati dall’ispettore Lucio Vitale, sui cosiddetti cani padronali.
“L’obiettivo dell’amministrazione – ha affermato l’assessore alle Attività produttive, Salvatore Colagiovanni, che tra le sue deleghe ha anche quella della Polizia Municipale – è quello di educare la cittadinanza a una certa coscienza civica. Non ci divertiamo a irrogare le sanzioni amministrative, però, la legge, in quanto tale, va rispettata e i nostri agenti sono chiamati a far osservare le normative vigenti. Sono anche convinto che si tratta anche di un problema di coscienza civica: la legge non va osservata solo per evitare la sanzione, bensì la norma va rispettata perché, da un comportamento irreprensibile, tutti ne possano beneficiare. Spero che queste cinque multe spingano i proprietari dei cani a inserire il microchip sui propri animali da compagnia e che, affinché tutti possano vivere in una città pulita, subentri nella coscienza dei cittadini il dover pulire quando i rispettivi animali sporcano.
Diventa anche una questione di rispetto nei confronti dei propri concittadini mantenere pulite strade e marciapiedi dagli escrementi degli amici a quattro zampe. Approfitto, inoltre, per ricordare che l’inserimento del microchip con l’iscrizione all’anagrafe canina non è una scelta del padrone, bensì è obbligatorio per legge. Le finalità sono diverse e importanti: in caso di smarrimento si può risalire alle generalità del proprietario, è un deterrente per i furti e contro l’abbandono dei propri animali e, dunque, contro il randagismo”.