In prima nazionale, sabato alle 16,30, nell’auditorium dell’ex Gil in via Milano a Campobasso, sarà presentato il documentario “Con le Periferie nel cuore” tratto dal libro, che porta lo stesso titolo, del vaticanista Raffaele Luise. Alla cerimonia parteciperanno l’autore, il regista Pierluigi Giorgio, autorità ecclesiali, civili, militari, i protagonisti, il gruppo Kerem, Nicola Sacco autore delle musiche dell’intero filmato insieme al gruppo musicale locale ‘Le cantine riunite’ e tanti cittadini che non hanno dimenticato la giornata del 5 luglio.
Alla presentazione interverranno anche il presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura, il rettore dell’Università del Molise Giammaria Palmieri, il sindaco di Campobasso Antonio Battista, l’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. Giancarlo Bregantini.
In un’ora il documentario racconta in modo insolito le ‘Periferie’, soprattutto quelle che riguardano le periferie esistenziali, del disagio, della malattia, del dolore. Nel video anche le testimonianze dirette, attraverso interviste, del vescovo di Campobasso monsignor Bregantini e del vescovo di Isernia monsignor Cibotti, di padre Lino Iacobucci fondatore della prima comunità terapeutica del Molise, del vaticanista autore del libro Raffaele Luise.
La visita di papa Francesco in Molise, le tappe da lui attraversate ed i messaggi che ha lasciato impressi nel cuore dei molisani faranno da sfondo al lavoro. Oltre alle tappe di Campobasso, Casteleptroso e Isernia, nel documentario hanno un posto di rilievo le immagini della natura del Molise – monte Marrone sulle Mainarde – in scenari di indiscussa bellezza, un posto di rilievo anche per le immagini di centri sociali e di aggregazione. Non si tratta di scelte casuali: la natura e la sua salvaguardia sono elementi che ricorrono spesso nei discorsi del Papa che, insieme alle ‘Periferie’, appunto, sono state assemblate dal regista Pierluigi Giorgio, attraverso immagini suoni e parole. Un messaggio sociale, un Inno alla fede per i giovani e tutti i cercatori di Dio.
A rappresentare le scene, quasi tutte, il racconto di Elvira, una donna diversamente abile che viene accompagnata dalle guardie del Parco e dal Corpo Forestale territoriale fino a quota 1800 metri, in una sorta di Via Crucis vissuta con la positività di quel raggio di sole messaggero di Pace che solo la cima della montagna può regalare.
Lì Elvira dialoga con papa Francesco per ringraziarlo dell’invito ricevuto per la visita in Molise e per lanciare un messaggio universale di fede, speranza, coraggio e pace.