Qualche scricchiolio in maggioranza si sentiva già da qualche mese. Poi la nota ufficiale di Stefano Ramundo che ha puntato il dito contro l’Udc o meglio contro quell’atteggiamento ondivago del partito, ha reso ufficiali le tensioni nel centrosinistra di Palazzo San Giorgio. Oggi un’altra conferma: sui debiti fuori bilancio non c’erano consiglieri di centrosinistra a sufficienza per assicurare in aula il numero legale. Alla fine dopo un ‘conta e riconta’ la seduta è stata aggiornata al 31 dicembre. Ma la ‘crisi’ o quantomeno i maldipancia all’interno della maggioranza non sono passati inosservati all’opposizione. O meglio alla Coalizione Civica formata da Pilone, Coralbo, Scasserra, Cancellario e Tramontano, che evidenzia la battuta d’arresto. “Nonostante il Consiglio sia regolarmente iniziato, anche grazie alla presenza in aula dell’opposizione, al momento in cui c’era la necessità da parte dei consiglieri di maggioranza di assumersi la responsabilità del voto, sul quarto provvedimento è venuto meno il sostegno di diversi consiglieri di centrosinistra all’assessore Sabusco e al sindaco Battista”. La coalizione civica continua specificando che si tratta di “sette provvedimenti inerenti debiti fuori bilancio per un totale di circa un milione e centomila euro che il Comune dovrà riconoscere a seguito di sentenze passate in giudicato ovvero di probabili e presunte inadempienze da parte della struttura comunale”. I Consiglieri concludono ribadendo “che in realtà il pieno sostegno alla giunta Battista è mancato in tutti i provvedimenti, solo per senso di responsabilità l’opposizione ha inteso mantenere i numeri per le prime fasi del Consiglio, sperando in altrettanta correttezza e dovere istituzionale da parte dei colleghi di centrosinistra. È evidente che di fronte a tale indifferenza non si poteva garantire oltre”.