Non accettano l’ampliamento della discarica destinata a passare dalle attuali 12 a 50mila tonnellate di rifiuto umido, ma il loro obiettivo è quello di far chiudere la discarica perché il legame tra i rifiuti e la salute dell’uomo è fin troppo stretto. Sono tornati i a riunirsi gli aderenti al Comitato intercomunale per la salvaguardia dell’Ambiente e della Salute, che si è costituito a dicembre 2014, per l’emergenza della discarica in località Colle Santo Ianni a Montagano. All’incontro che si è tenuto a Petrella Tifernina hanno oltre ai cittadini di Petrella, una folta rappresentanza di persone di Montagano, Matrice, Campobasso. All’appuntamento anche l’Osservatorio Molisano sulla Legalità e Libera Molise. Al centro della discussione naturalmente le problematiche legate alla discarica, problemi che negli anni sono aumentati come è aumentato il numero dei comuni che in quel sito vanno a scaricare rifiuti. Come se non bastasse c’è in atto anche il progetto di passare dalle attuali 12 a 50mila tonnellate di ‘rifiuto umido’, progetto che non convince il comitato come non convince il ‘progetto’ di modificare il deposito già esistente, ossia passare dallo stoccaggio di rifiuti pericolosi al trattamento degli stessi, e la mancanza di informazione istituzionale. “L’emergenza ambientale – dicono dal Comitato – è emergenza sociale e soprattutto, ormai acclarata, esiste una correlazione tra nanoparticelle, polveri sottili, gas, inquinamento e salute. A riprova l’aumento in regione di patologie tumorali ed altre patologie legate all’inquinamento. Il nostro obiettivo principale è quello di informare, scuotere le coscienze della gente, far capire che la nostra salute, quella dei nostri figli è a rischio, che l’ambiente, il territorio in cui viviamo è a rischio, che il nostro territorio sta diventando la pattumiera d’Italia”. E intanto il comitato ha già fissato la scalette delle prossime mosse: chiedere agli Enti preposti risposte in ambito di valutazione di impatto ambientale; se esistono specifiche criticità riguardanti i corsi d’acqua e il suolo, dovuti a possibili dispersioni di percolato; di sapere se esiste un rilevamento geologico in loco, in quanto il sito è interessato anche da una frana, trovandosi su un versante.
Nel corso della riunione il Comitato ha espresso la volontà di aderire al ricorso del Codacons per l’appello al Consiglio di Stato (dopo la bocciatura del Tar) per annullare il progetto di ampliamento della discarica montaganese. Attraverso la partecipazione attiva il comitato vuole confrontarsi con i cittadini e tutte le istituzioni, a partire da quelle comunali. In programma un’azione capillare di informazione nei comuni limitrofi interessati dall’impianto e non, infatti se come si pensa, ma va accertato, ci sono dispersioni di percolato nei torrenti che arrivano al fiume Biferno, allora anche altri comuni sono interessati.
Dunque la posizione del comitato è chiara: “Arrivare alla chiusura della discarica di Montagano. Una gestione intelligente dei rifiuti – dicono – può creare posti di lavoro e ridurre la spesa per lo smaltimento, e di conseguenza le tasse. Il Comitato, a scanso di equivoci o polemiche, non si pone in contrasto né con associazioni né con istituzioni, ma cosciente dei rischi che si corrono, sarà vigile, impegnato nella divulgazione di informazioni e proposte. Non dimentichiamo che in Molise sono pochi i comuni che effettuano la raccolta differenziata, manca un Piano Regionale Energetico, manca uno studio epidemiologico dei luoghi nei pressi di tali siti e, dopo l’annunciata Istitutizione del Registro Tumori a che punto sono i rilevamenti?”.
Chi volesse contattare il Comitato può farlo attraverso Facebook : https://www.facebook.com/pages/Comitato-per-la-salvaguardia-dellambiente-e-della-salute/702963086469126?ref=hl o inviando una mail al seguente indirizzo: comitato.intercomunale@gmail.com.

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