Il primo suggerimento all’amministrazione di creare un albo di imprese da cui attingere i ‘nomi’ per effettuare i lavori pubblici è partito dall’Acem già da diverso tempo. Poi qualche giorno fa una nuova lettera, del presidente Corrado Niro, al sindaco e all’assessore Maio contenente la stessa richiesta. Il tema degli appalati è rovente, e a far luce sulle modalità di affidamento dei lavori e a chiedere maggiore trasparenza c’è pure il Movimento Cinque Stelle. “Abbiamo osservato con attenzione le determine che riguardano i lavori pubblici – spiega a Luca Praitano – perché ci interessava verificare come vengono spesi i soldi dei cittadini, quali scelte vengono operate, con quali priorità d’intervento. Allo stesso modo ci siamo concentrati anche sulla comprensione dei criteri per l’assegnazione degli affidamenti dei lavori e per l’acquisto dei materiali e dei servizi”. I Cinque Stelle non ci girano troppo intorno a vanno al nocciolo del ragionamento ripercorrendo anche le tappe all’origine delle loro perplessità, chiamiamole così.
“Già per i lavori eseguiti in occasione della vista del Santo Padre a Campobasso presentammo un’interrogazione che affrontò l’argomento. Successivamente lo sollecitammo ancora in Consiglio comunale a proposito dei 500mila euro stanziati per la sistemazione della rete stradale e, più di recente, per l’affidamento dei lavori per l’installazione delle luminarie natalizie.
Ad oggi non è chiaro quale sia il criterio per la scelta e, soprattutto, nel rispetto dei principi di pari trattamento e di rotazione, non si comprende quali siano le imprese che godono della fiducia dell’amministrazione comunale. È un mistero come possano altre ditte entrare a far parte ‘del giro’. Il nostro obiettivo è puntare finalmente all’istituzione dell’albo delle imprese e alla redazione del relativo regolamento, utile anche a definire le procedure per gli acquisti in economia. Nel tentativo di scoprire se la frase ‘a Campobasso lavorano sempre gli stessi’ sia un luogo comune oppure qualcosa di vicino alla realtà, abbiamo monitorato gli affidamenti, andando a ritroso nell’albo pretorio del Comune fino agli inizi del 2014: per quanto riguarda gli affidamenti ci sono imprese che effettivamente vengono interpellate con una frequenza a nostro avviso anomala. A titolo esemplificativo inseriamo di seguito un link che riassume all’incirca l’ultimo mese di determine del settore Lavori Pubblici, con riferimento a lavori di edilizia: https://docs.google.com/spreadsheets/d/1FZG7iJ4jeUF59_1yxwbAifnlPVaor7J4ZrQD6w8Porg/edit?usp=sharing.
In commissione consiliare discuteremo le nostre proposte anche grazie al presidente della stessa che si è detto favorevole a dotarsi quanto prima degli strumenti su menzionati. Ne abbiamo avuto conferma in una delle ultime commissioni Lavori Pubblici nella quale il MoVimento 5 Stelle ha manifestato le sue perplessità proprio riguardo alle modalità di affidamento nel ramo di competenza dell’assessore Maio. Abbiamo portato all’attenzione di Maio l’attuale situazione perché, nelle more di un provvedimento più organico, possa raccogliere l’indirizzo politico di garantire la maggiore trasparenza possibile. Nella stessa commissione inoltre – incalza Praitano – si sono udite considerazioni inquietanti che, se fossero dimostrate, evidenzierebbero che a Campobasso gli appalti pubblici sostanzialmente li vincono sempre le stesse imprese. Ovvero, sebbene le ragioni sociali possano cambiare, nella realtà gli operai fanno sempre capo ad un paio di soggetti noti a tutti.
Dichiarazioni che ci sono sembrate forti e che gettano un’ombra pesante su tutta la gestione dei Lavori pubblici e che hanno una rilevanza che sconfina da Palazzo San Giorgio e che potrebbe essere d’interesse per gli uffici dell’edificio a poche decine di metri (la Procura, sempre molto invocata dai politici ma ancora poco frequentata dagli stessi ndr). Riteniamo sia importante che si adottino tutti i provvedimenti di legge e regolamentari utili a scongiurare e combattere i fenomeni criminosi nella Pubblica Amministrazione soprattutto alla luce delle recenti rivelazioni nel caso di ‘Mafia Capitale’. Tuttavia anche qui in Molise di appalti truccati ultimamente si sente parlare spesso ed è recentissima la notizia che sono stati indagate altre 35 persone facendo salire il numero a 87 in, finora, 16 Comuni molisani coinvolti.
A quanto già indicato si aggiunga la nota dell’Acem che, ribadendo la necessità di individuare la procedura per l’istituzione dell’albo delle imprese, richiama il codice degli appalti nel rispetto del quale è certamente possibile ricorrere a procedure semplificate, da considerarsi addirittura preferibili in alcune circostanze, ma pur sempre garantendo trasparenza e rotazione. Per continuare la nostra azione politica, abbiamo presentato un’interrogazione rivolta a Battista e all’assessore al ramo affinché relazionino sulle intenzioni dell’amministrazione in merito ‘all’albo delle imprese’, perché, seppure Maio l’abbia annunciato e il sindaco l’abbia ribadito, oramai le parole non bastano più e, – conclude Praitano dei Cinque Stelle – dopo 8 mesi di consigliatura, vorremmo cominciare a vedere qualche risultato”.

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