Mentre Battista conferisce con decreto sindacale (n. 4 del 30.1.15) l’incarico ad Antonio Iacobucci di dirigente dell’Area di indirizzo, organizzazione e controllo del Comune, a Campobasso continuano le polemiche. Dopo l’attacco feroce dei grillini che hanno definito la selezione indetta dal sindaco una farsa arrivando perfino a spedire in una busta sigillata il nome del vincitore della stessa (previsione che si è avverata) ora vanno all’attacco i consiglieri comunali di Democrazia Popolare Francesco Pilone e Marialaura Cancellario che sull’individuazione del top manager intendono fare alcune considerazioni.
“Si tratta – dicono Pilone e Cancellario – di un incarico che andrà a gravare sulle casse comunali per circa centomila euro lordi l’anno. E per una città che non naviga nell’oro e che è stata tartassata dal punto di vista della pressione fiscale (massima aliquota tasi, aumento tari etc.) tutto questo poteva essere evitato.
Fermo restando – aggiungono – la professionalità indiscussa del dirigente, non si può fare a meno di sottolineare il fatto che l’indirizzo politico di un’amministrazione ed il controllo siano nelle mani del sindaco e della sua giunta, ma se si è riscontrata la necessità di avere una figura tecnica su questo preciso servizio è evidente che qualcosa non funziona.
Stiamo parlando di un’area creata appositamente per il professionista in questione, deliberata con atto giuntale n. 256 del 16/12/2014 al di fuori della dotazione organica. Va specificato che in base al d.lgs 267/2000 i dirigenti sono equi ordinati sia dal punto di vista funzionale che retributivo, ci risulta quindi difficile comprendere le reali funzioni del nuovo dirigente e anche i suoi rapporti con le altre funzioni apicali dell’amministrazione comunale.
Se proprio si vuole ricercare – rimarcano i due rappresentanti di Democrazia popolare – una figura di coordinamento, così come previsto dalla legge, questa è da attribuire al segretario generale ed infatti l’art. 97 d.lgs 267/2000 comma 4* espressamente recita: ‘Il segretario generale sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l’attività…….. di fatto è stato creato un doppione. Si sottolinea, altresì, che non stiamo parlando della nomina di un city manager né di un direttore generale visto che la Legge 42 del 26/3/2010 vieta espressamente tale nomina nei comuni con popolazione inferiore ai centomila abitanti, ma parliamo della nomina di un dirigente di un’area creata ad hoc, quando ci sono ancora aree e settori strutturati che necessitano ancora di una figura dirigenziale nonostante i bandi espletati e graduatorie non prese in considerazione”. A qualcuna di queste perplessità Antonio Battista risponde in modo piuttosto categorico: “Devo far correre questa città, e con la dotazione organica che ho in Comune non posso realizzare gli obiettivi che mi sono prefisso in campagna elettorale e che hanno indotto i campobassani a votarmi. C’è bisogno di una persona che trovi i fondi di cui questa città necessita”. Risposta chiara anche sui costi del top manager “Lui è un dirigente regionale e in regione gli stipendi sono più alti, di conseguenza il suo stipendio dovrà essere adeguato, non può certo fare beneficenza”.
Intanto non appena sarà pronto il contratto (ci vorrà più o meno una settimana) Antonio Iacobucci arriverà in Comune e potrà rimettere mano all’organizzazione del personale, delega, tra l’altro, che il sindaco Battista non ha affidato agli assessori ma ha conservato per sé.
Nel decreto di nomina si legge a chiare lettere che il contratto sarà a tempo determinato. La durata è pari a tre anni, eventualmente rinnovabile per un periodo non eccedente i cinque anni e comunque per un termine non superiore al mandato amministrativo.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.