Nuovo appuntamento con il Festival dell’Astronomia e dell’Esplorazione, il primo realizzato in Italia che domani propone ‘La giornata delle stelle’ perché di stelle si parlerà ininterrottamente dalle 9.30 del mattino alle 10 di sera.
L’eclissi solare, il cosiddetto sole nero, che venerdì mattina introdurrà alla primavera, è il primo dei momenti di grande interesse in programma. Più duecento bambini della scuola primaria ‘Enrico D’Ovidio’ e delle medie del ‘Mario Pagano’ di Campobasso raggiungeranno con i loro insegnanti piazza Municipio dove, dotati di appositi strumenti, seguiranno il viaggio nel sole, guidati dell’astronomo Giovanni Pirone che introdurrà il gruppo al raro spettacolo che fonde nel cielo stelle, satelliti e pianeti.
Dal sole, stella amica e speciale, adeguatamente messa in risalto nell’anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla stessa, il 2015, le attenzioni saranno spostate sulla seconda conferenza del Festival. Dopo il debutto magico con il talk show tra le stelle, per parlare di universo accessibile, davanti a un’audience di 250 persone – protagonisti il presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, Giovanni Bignami, intervistato dalla giornalista di Ansa scienze Enrica Battifoglia, e il fisico dell’Agenzia spaziale europea, Ettore Perozzi – il Festival ospita nell’aula magna della scuola ‘D’Ovidio’ a partire dalle 19, un altro ‘appuntamento spaziale’. Stavolta sotto la lente degli esperti c’è il veicolo spaziale europeo che, l’11 febbraio scorso, in 100 minuti, è uscito dall’atmosfera e si è tuffato nel Pacifico, intatto. Esperienza straordinaria e missione riuscita perfettamente grazie anche all’assistenza tecnica fornita dal Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (Cira) all’Agenzia Spaziale Europea nella fase di esecuzione della missione finale.
Al centro della sala, un’altra giornalista scientifica dell’Ansa, Monica Nardone. Con lei due ricercatori del Cira – Giuliano Marino e Giuseppe Rufolo – che hanno contribuito al buon esito della missione. Il velivolo ha sfidato le temperature imposte da una caduta a folle velocità, direttamente dallo spazio attraverso l’atmosfera.
L’entusiasmo dei giovani, la scienza degli adulti in due fasi distinte. Infine l’arte, che abbraccia il cosmo nel suo involucro multisensoriale. È il terzo momento della “Giornata delle stelle”. Al termine della conferenza, alle 20.30, sarà infatti inaugurata la mostra dello scultore Franco Bastianelli e del poeta Giuliano Cardellini. “Là, dove tace il vento”. La genesi della vita, le origini della materia e la sete di conoscenza sono state meravigliosamente assemblate in ventiquattro tavole polimateriche e versi che echeggiano, solenni, nell’universo. L’allestimento è firmato da Cecilia Casadei, critica d’arte e vice presidente dell’Accademia delle belle arti di Urbino.
Di particolare interesse la stanza dei sensi. Qui che una serie di essenze diffuse attraverso il meccanismo di una ruota luminosa in costante movimento, riproducono quello che per i due artisti è l’odore dell’universo.
Tanto da vedere e da sapere, nella ‘Giornata delle stelle’. Sul mini-shuttle della conoscenza tanti bambini entusiasti sono pronti a sfondare i confini tra il giorno la notte e a fonderli nell’universo accessibile, aspettando il primo uomo che camminerà su Marte, che, come dice l’astrofisico fisico Giovanni Bignami, è già nato, e chissà, potrebbe essere uno di loro.