Primo Maggio, festa del lavoro: di chi ce l’ha, di chi l’ha perso, di chi lo sta cercando e di quanti non lo hanno mai trovato. Un giorno per riflettere, per guardare in faccia alla realtà, ma anche per meditare sugli errori fatti e per immaginare, “con fiducia, un nuovo futuro” dice il sindaco Antonio Battista che stamattina ha partecipato alla presentazione della due giorni ‘Vivi la tua città’, organizzata dalla parrocchia di San Giuseppe, da Confimpresa e patrocinata dal Comune di Campobasso, dalla Regione dalla Provincia e dalla Diocesi Campobasso-Bojano. Una due giorni che “diventa festa di periferia”, si terrà infatti nel quartiere Cep: un microcosmo della città che rispecchia i bisogni di un Paese come l’Italia che “vuole rialzarsi dopo anni di crisi” e che per anni, ormai è solo un ricordo, ha rappresentato una sorta di ghetto, di periferia, ma stavolta nell’accezione tanto amata da Papa Francesco. È ancora una volta la sinergia, il lavorare insieme la ricetta, l’unire le forze come valore da cui parte e a cui tende il sindaco Battista. “Usciamo da una settimana densa di appuntamenti e di significato per entrare in un’altra settimana che vedrà protagonista la nostra città, il clou è previsto con i festeggiamenti in onore di San Giuseppe, protettore dei lavoratori. E il Comune non poteva non essere presente, non solo, vuole anche fare sintesi ed unirsi con le altre forze in campo: la parrocchia, le scuole, l’università, il quartiere per dar vita ad un dibattito che coinvolge i giovani che sono il futuro di questa terra. Un dibattito indirizzato a chi il lavoro ce l’ha e a chi lo ha perso ma anche alle imprese che sono il fulcro della ripresa”. Ad illustrare le manifestazioni il presidente di Confimpresa Luigi Zappone “Il primo approccio dei nostri giovani al lavoro parte dalle scuole ed è con le scuole, attraverso gli insegnanti e gli studenti e naturalmente, che vogliamo condividere questa due giorni che sarà scandita da eventi artistici, musicali e teatrali che arrivano” ed è dalle scuole che arriva il messaggio dell’importanza di riattivare, attraverso i vari progetti ed attività, la socializzazione che si ottiene coinvolgendo i ragazzi, ma anche le famiglie e l’ambiente che circonda la scuola”. Una festa di Comunità l’ha definita don Vittorio Perrella che da anni opera in una delle parrocchie più difficili di Campobasso “Dove da anni, ogni giornosiamo di fronte a mille difficoltà. Dobbiamo far riferimento a san Giuseppe, lavoratore, al suo rapporto con la moglie Maria, con il figlio Gesù, suo apprendista, una Festa quella del Primo Maggio istituita nel 1956, per completare un messaggio che nel tempo è diventato anche violento. Oggi molte cose sono cambiate, il lavoro è cambiato, e il lavoratore che ama la sua terra resta nella sua terra e diventa agricoltore pronto ad esportare i suoi prodotti fuori da questa terra. I giovani devono cercare il lavoro e riscoprirlo nella loro terra e lavorare insieme senza creare steccati.
Tra le varie iniziative promosse dalla Parrocchia il progetto ‘La Parrocchia riscopre il quartiere per diventare città’. L’appuntamento è per giovedì 30. Alle ore 18.30 ci sarà la Santa Messa, presieduta dall’arcivescovo GianCarlo Bregantini e animata dal Coro di voci bianche “Coeli lilia” (Istituto comprensivo “G.A.Colozza” di Campobasso). Subito dopo la Celebrazione Eucaristica, alle 19, si svolgerà un convegno sul tema “Speranza e Pane quotidiano – Giovani, Lavoro e riscoperta del territorio”. Dopo l’introduzione del Parroco don Vittorio Perrella e responsabile della Pastorale Sociale per il Lavoro diocesana, interverrà il professor Emiliano Sironi dell’Università Cattolica di Milano, su ‘Giovani e Lavoro tra speranze e aspettative’ che presenterà il ‘Rapporto Giovani’, un progetto promosso dall’Istituto Giuseppe Toniolo, in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa San Paolo. Un gruppo di ricercatori della Cattolica hanno raccolto informazioni dettagliate sui valori, i desideri, le aspettative, sui progetti di vita e sulla loro realizzazione, seguendo in particolare i percorsi formativi e lavorativi delle nuove generazioni. L’obiettivo è quello di fornire le basi di una conoscenza solida dei cambiamenti. I dati ottenuti da un campione, rappresentativo su scala italiana, di 4500 giovani tra i 18 e i 29 anni, consentono di fornire una prima valutazione del rapporto problematico con il mondo del lavoro. Nonostante gli alti tassi di disoccupazione e il deterioramento delle offerte di lavoro, i giovani non sono rassegnati. Giovani molisani, parlando della loro esperienza, “testimonieranno” che è possibile creare impresa valorizzando le risorse del territorio. Nel corso del convegno, moderato da Antonio Chiatto, Direttore della Scuola ‘Giuseppe Toniolo’, interverranno anche don Nicola Maio, direttore dalla Pastorale Giovanile diocesana, e Linetta Colavita, direttore della Pastorale Scolastica diocesana. Il 1° Maggio a partire dalle ore 8 Santa Messa. Alle 17 Processione per le vie del quartiere. Alle 19 discorso sul Lavoro e alle 19,30 santa messa Presieduta dal Parroco e concerto finale. Durante le due giornate di festa saranno allestiti spazi espositivi di prodotti tipici e laboratori creativi realizzati da alcuni Istituti Comprensivi della città (Colozza, Jovine e Petrone) che vede coinvolti oltre 400 ragazzi e ragazze: laboratori artistici, di solidarietà, di riciclaggio, di ceramica.