“Una bella pagina di buona amministrazione” l’ha definita Alberto Tramontano vicepresidente della commissione Statuto, “un lavoro di mediazione politica – ha aggiunto – che ha portato ottimi frutti e che potrebbe essere un modello da seguire ogni volta che c’è da rimboccarsi le maniche su temi importanti come importante è la revisione generale delle commissioni. Un modo per accantonare il credo politico fine a se stesso e guardare al bene pubblico”. Maggioranza e opposizione attorno allo stesso tavolo stamattina in Comune per presentate, non senza una punta di orgoglio, la rivoluzione delle commissioni che passano da 12 a 9 e che grazie all’introduzione delle webcam diventano più trasparenti e vicine al cittadino. Ma non è finita qui, perché un ruolo centrale “anche se non è quello prioritario – puntualizzano Battista e il presidente della commissione Statuto Ramundo – sarà la minor spesa e il gettone di presenza che scatta solo se si partecipa ad un minimo del 60% delle sedute . Ma ci sta a cuore soprattutto la revisione totale, settori compresi, al fine di far aderire ancora meglio l’amministrazione alle esigenze della città”. Un lavoro di mediazione importante, lo hanno sottolineato anche Giose Trivisonno e De Bernardo. Otto mesi per arrivare ad un risultato eccellente che ha puntato alla modernizzazione. E intanto tra qualche giorno in virtù della rivoluzione, le commissioni saranno sciolte e non si esclude qualche piccolo ‘rimpasto’.