Devono rispondere di furto aggravato in concorso. Ad incastrarle gli uomini della Polizia nell’ambito dell’attività di prevenzione generale e controllo del territorio. A finire nei guai due donne di etnia rom, residenti in questo capoluogo, che si sono rese responsabili, in concorso tra loro, di furto aggravato ai danni di un negozio della città.
L’allarme al 113 è arrivato direttamente dal negozio di abbigliamento e calzature dove proco prima in due avevano rubato della merce in vendita riuscendo ad eludere i controlli all’uscita dall’esercizio commerciale per poi fuggire a bordo di un’auto della quale i titolari del negozio hanno fornito al centralino di via Tiberio il numero di targa.
Gli agenti della Polizia si sono subito messi al lavoro per cercare le autrici del reato, e gli accertamenti effettuati, immediatamente dopo il furto, dal Centro Operativo Telecomunicazioni hanno permesso di appurare che il mezzo in questione risultava intestato ad una donna di etnia rom.
A quel punto i poliziotti hanno ristretto il cerchio delle ricerche nel quartiere dove vivono i rom, tant’è che poco dopo, in un’area di sosta interna ad un palazzo, è stata ritrovata l’auto in questione e, qualche minuto dopo gli agenti sono riusciti a rintracciare e a identificare le due donne che, però, hanno cercato di negare quanto accaduto. Forse non sapevano che oltre agli indizi ad inchiodarle c’erano anche le telecamere di sorveglianza interna all’esercizio commerciale: dalle immagini è stato possibile accertare senza ombra di dubbio la responsabilità delle due donne che con le spalle al muro hanno riconsegnato spontaneamente la merce trafugata, che era stata nascosta all’interno dell’abitazione di una di loro.
Le due donne, sulle cui spalle pesano numerosi precedenti penali per reati analoghi, sono state accompagnate negli Uffici per le formalità di rito, poi è scattata la denuncia in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per furto aggravato in concorso.

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