Approvato stamattina, dall’assemblea di via Roma, il Piano faunistico–venatorio. Soddisfatti il presidente della Provincia De Matteis e l’assessore all’Ambiente Tramontano. Via libera che arriva al termine di un lungo percorso tecnico-amministrativo partito dal 2001 che ha visto il coinvolgimento diretto delle associazioni di categoria, degli enti competenti in materia ambientale ed, in particolare, dell’assessorato regionale all’Ambiente che ha predisposto il parere favorevole conclusivo nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica (vas). Il Piano si prefigge, in particolare, di localizzare sul territorio della provincia 9 oasi di protezione a tutela della fauna selvatica, 19 zone di ripopolamento e cattura destinate alla riproduzione e all’irradiamento della fauna selvatica allo stato naturale, 13 zone di addestramento cani, 7 quagliodromi e 2 zone addestramento cani in recinto. Inoltre stabilisce i principi basilari da adottare per l’attuazione dei ripopolamenti faunistici, per la realizzazione degli interventi di miglioramento ambientale a scopo faunistico e per il controllo della fauna selvatica. Il percorso procedimentale conclusivo prevede che le pianificazioni delle province di Campobasso ed Isernia vengano acquisite e coordinate dalla giunta regionale del Molise per essere utilizzate quali basi nella costruzione e successiva approvazione del Piano Faunistico-Venatorio regionale. “L’ultima pianificazione faunistico–venatoria provinciale – commenta il presidente De Matteis – è stata approvata dal Consiglio Provinciale nel 2005 ed è stata trasmessa alla Regione Molise per il coordinamento e l’approvazione da parte del Consiglio. La Regione non ha ritenuto di dover coordinare i due piani provinciali e non ha approvato, quindi, il piano faunistico – venatorio regionale. Ad oggi, quindi, la Regione Molise è in possesso di una pianificazione regionale approvata nel 1998 (ormai scaduta da tempo) e di due piani provinciali (Province di Campobasso e Isernia) approvati negli anni ‘2005’ e ‘2006’ che, grazie ad una ex norma regionale (poi abrogata), risultano automaticamente approvati per silenzio assenso. Tenendo conto del periodo di vigenza prevista dalla norma regionale per la pianificazione regionale (5 anni), la Provincia di Campobasso, già nel 2008, aveva avviato le procedure per la rielaborazione della nuova pianificazione e aveva già posto all’attenzione della Consulta Provinciale le relative bozze nel corso degli anni 2008 e 2009. Nel frattempo, con l’emanazione delle nuove normative in materia ambientale si è stati costretti a sottoporre il piano alle procedure di Valutazione di Incidenza (per l’interferenza con i Sic e le Zps) e alla Valutazione ambientale strategica (Vas). La procedura Vas del nuovo piano faunistico venatorio si è avviata nel 2011 con l’elaborazione e l’approvazione da parte della Giunta Provinciale del Rapporto Preliminare. A tale rapporto hanno fatto seguito le prime osservazioni da parte degli Enti competenti in materia. Dopo tale fase si è provveduto ad elaborare la bozza preliminare del piano faunistico venatorio, il rapporto ambientale, la sintesi non tecnica e lo studio di incidenza. Quest’ultime tre valutazioni sono state predisposte dall’Università degli Studi del Molise. La bozza di piano, corredata dal rapporto ambientale e sintesi non tecnica è stata approvata dalla Giunta Provinciale, dalla commissione ed ora dal Consiglio. Pertanto è mio dovere ringraziare oltre che il Consiglio, la Commissione e l’assessore Tramontano, anche il personale dell’ente per l’ottimo lavoro”.

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