Ieri il comunicato con il quale il sindaco di Campobasso Battista ha informato la cittadinanza dell’affidamento del servizio di riscossione coattiva dei tributi ad Equitalia e oggi arriva la nota della Uiltucs che prende le difese degli ex dipendenti di Esattorie. “La vicenda degli ex dipendenti di Esattorie s.p.a. è ormai tristemente nota a tutti: dai proclami della Regione Molise, circa una pronta risoluzione della questione, risalenti a due anni fa, si è poi passati ad un bando di gara dai tempi pressoché eterni – scrive in una nota Pasquale Guarracino segretario della Uiltucs – che solo nell’ultimo periodo ha visto una società aggiudicataria, ma che ancora non vede il reimpiego nemmeno di un lavoratore della Ex Esattorie.
È vero che la Regione non ha individuato una soluzione in tempi rapidi, così come promesso, ma è vero anche che, a tutela di ben 70 posti di lavoro di cittadini molisani, ci si aspettava un’adesione se non plenaria, comunque massiccia dei Comuni molisani al bando di gara per il servizio di riscossione, gestito da Ali Comuni molisani, in qualità di centrale di committenza.
Ed invece, in barba alla logica – ed ecco il punto su cui il segretario Uiltucs pone l’accento – al buon senso e soprattutto alla tutela occupazionale dei propri cittadini rimasti senza lavoro, il Comune di Campobasso ha pensato bene di agire in autonomia, affidando il servizio di riscossione dei tributi locali ad Equitalia Sud, senza occuparsi minimamente dei 70 professionisti del settore rimasti disoccupati. Possibile –parte la stoccata – che il sindaco di Campobasso, il vice sindaco e tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza non fossero a conoscenza del grave problema dei 70 ex dipendenti della Esattorie s.p.a.? Nessuno può crederlo e, dunque, viene da pensare che, pur consapevoli della problematica, l’abbiano bellamente ignorata, rivolgendosi altrove”. La Uiltucs Molise, nella persona del segretario generale Pasquale Guarracino, chiede al Comune di Campobasso “quanti dei 70 ex lavoratori della Esattorie s.p.a. saranno reimpiegati in Equitalia Sud, perché ad oggi il numero risulta pari a zero. Sarebbe davvero vergognoso, da parte dell’Ente comunale, ignorare in questa maniera le difficoltà di quei concittadini (ed elettori) che hanno, senza alcuna colpa, perso il lavoro, a causa delle problematiche della società Esattorie e delle inaccettabili lungaggini della Regione Molise. La Uiltucs Molise spera che il Comune di Campobasso smentisca quella che, ad oggi, sembra essere una realtà di indifferenza e di poca sensibilità rispetto alle problematiche del mondo del lavoro e che, al contrario, dimostri di aver pensato ai propri concittadini, provvedendo a farli reimpiegare, almeno in parte, nella società di riscossione cui si è rivolto. A tal proposito, quindi, chiede al Comune del capoluogo di chiarire che cosa sia stato previsto nel contratto di affidamento del servizio di riscossione dei tributi locali ad Equitalia sud per tutelare le 70 professionalità, o parte di esse, fuoriuscite da Esattorie e qualificate a gestire detto servizio”.
La Uiltucs Molise chiede anche se, in seno agli organi del Comune di Campobasso “vi sia stato un serio confronto sulla questione, che abbia tenuto in debita considerazione la problematica degli ex lavoratori della Esattorie s.p.a. e se i consiglieri comunali tutti si siano preoccupati delle sorti dei loro concittadini e ne abbiano difeso il sacrosanto diritto al lavoro”. Il sindacato vuole risposte chiare ed assunzioni di responsabilità e resta, pertanto, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte del Comune di Campobasso.

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