Come ogni anno anche oggi a Campobasso il Comando militare esercito “Molise” con la collaborazione di Palazzo San Giorgio e delle Associazioni combattentistiche e d’arma ha celebrato la giornata dedicata alla commemorazione dei caduti in guerra e nelle missioni di pace.

Per l’occasione la sezione molisana dell’Associazione nazionale degli alpini ha pensato nei giorni precedenti a ripulire e sistemare il Viale della Rimembranza che conduce ai piedi del Castello. Le ‘penne nere’ hanno addobbato gli alberi posti a ricordo dei caduti con il tricolore e un fiore.

Alle nove la prima tappa: al cimitero di via San Giovanni, la famiglia di Alessandro Di Lisio insieme ai militari dell’esercito si è recata davanti alla tomba del giovane caporale morto in Afghanistan, a FaraSacrario dei caduti Castello Monforte Campobassoh, a soli 25 anni.

Un momento intimo e di raccoglimento per ricordare anche un altro giovane molisano caduto nelle missioni di pace: il tenente Giulio Ruzzi.

Dunque è anche con senso di responsabilità e con la franchezza di riconoscere ciò che è stato, che ancora oggi il due novembre di ogni anno davanti alle tombe di questi soldati le coscienze di ognuno tributano l’omaggio alle vittime innocenti. Messaggi trapelati anche durante la Santa messa celebrata nel sacrario dopo la deposizione della corona d’alloro offerta dal Comune di Campobasso.

E allora il due novembre è sì l’occasione per rendere omaggio a chi non c’è più ma è anche l’occasione per riflettere sulle nuove guerre e i nuovi conflitti che provocano morte e distruzione, che colpiscono e cancellano i diritti umani oggi così come accadde allora.

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