Il capo di imputazione è il 609 bis del codice penale: violenza sessuale. E a pesare sull’ accusato c’è una doppia colpa: per vincere le resistenze delle ragazze, avrebbe infatti fatto ricorso alla sua posizione di datore di lavoro, oltre che alla sua forza fisica.
Lui è un uomo di 37 anni. A Campobasso è proprietario di una stazione di servizio con annesso bar. E’ qui che lavorano le giovani donne che sarebbero state costrette a subire le molestie fino a quando, esauste e provate dagli atteggiamenti del titolare, hanno deciso di raccontare tutto alla polizia.
Il 37enne al “corteggiamento” iniziale, ai numerosi palpeggiamenti fisici, al suo denudarsi per imporre loro di guardarlo nella sua (presunta) “prestanza fisica” avrebbe poi aggiunto “anche una riduzione delle ore contrattuali”: cioè l’anticamera del licenziamento.
Ma su tutto questo si farà luce adesso in dibattimento. L’uomo, infatti, per ora è stato raggiunto da un avviso di conclusione indagine. E l’accusa è pesante. I fatti che lo inchiodano sono circostanziati e precisi. E soprattutto non una ma due vittime. Ce ne sarebbe anche una terza, ma pare non abbia ancora denunciato l’accaduto.