Il Comitato dei genitori della scuola di via Crispi non si arrende e torna alla carica. Lo scorso 4 dicembre ‘invasero’ l’aula consiliare, si presentarono a Palazzo San Giorgio per chiedere garanzie precise sulla sicurezza dell’istituto frequentato ogni giorno da 500 piccoli alunni. I dubbi sull’agibilità dell’edificio e sulla sua sicurezza sismica non fanno dormire loro sonni tranquilli. Preoccupazioni dovute anche alla mancanza del certificato di agibilità, della certificazione antincendio e quella sulle barriere architettoniche. Quel giorno il sindaco Antonio Battista rassicurò il Comitato: la documentazione sarebbe stata presto fornita. Ma sono passati quasi venti giorni e di quegli atti non c’è traccia.
I genitori si sono mossi di conseguenza: hanno inviato la terza diffida al Comune di Campobasso, inadempiente dopo le istanze già presentate a luglio e a settembre. Una richiesta ribadita con forza nei giorni scorsi quando hanno incontrato il primo cittadino e l’assessore competente. Un copione che si è ripetuto l’altro ieri mattina, quando alcuni esponenti del Comitato hanno avanzato la domanda al dirigente al ramo. Da quest’ultimo è arrivata una prima risposta: Palazzo San Giorgio sta pensando di rivolgersi a tecnici di fuori regione specializzati nel settore (probabilmente alcuni esperti dell’Università di Perugia) per effettuare le opportune verifiche sulla ‘Scarano’ utilizzando fondi (circa 20-30mila euro) che l’amministrazione metterà a disposizione. I test dovrebbero essere effettuati a gennaio. “Troppo tardi, non siamo disposti ad aspettare tutto questo tempo per le verifiche e per conoscere poi i risultati delle verifiche stesse”, fanno sapere dal comitato.
Perciò, dopo essersi riuniti in assemblea, i genitori hanno deciso di non ammainare la bandiera. “La nostra battaglia non finisce qui. Trasferiremo tutta la documentazione alla Procura della Repubblica di Campobasso e agli organi competenti come l’Autorità anticorruzione e la Prefettura di Campobasso per informarli della situazione. In sette mesi il Comune non ha fatto niente e non ci ha fornito la documentazione che avevamo richiesto. Qualcuno ci dica se la scuola di via Crispi è idonea o meno di fatto ad ospitare 500 bambini. Ma se non avremo le risposte che chiediamo daremo vita – annunciano – ad altre azioni eclatanti”.