Il segno tangibile dell’attaccamento dei campobassani a quella piccola chiesa è stato evidente stasera. Alle 19 è iniziata la ‘seconda vita’ della Libera, chiusa alla fine del 2013 quando il terremoto del 29 dicembre – con epicentro al confine fra Molise e Campania – rese necessario un intervento di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’edificio di culto, le cui origini risalgono alla fine del 1200.
In tantissimi hanno affollato i banchi per partecipare alla celebrazione del vescovo Giancarlo Bregantini e di don Michele Tartaglia che non hanno nascosto l’emozione per la riapertura della chiesa dedicata alla Madonna della Libera.
L’articolo completo domani su Primo Piano.
Bellissima, magnifica. Finalmente un pezzo di storia della città viene restituito alla città. Adesso venga frequentata da tutti, soprattutto dai giovani. Come me.