Si possono utilizzare i soldi dei contribuenti – ‘vincolati’ ad un apposito capitolo del bilancio, la sicurezza stradale – per acquistare un’auto blu? Siamo di fronte ad una distrazione di fondi pubblici? Responsabilità che dovrà accertare la Corte dei Conti a cui il consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Gravina ha intenzione di presentare un esposto per far luce sulla Tipo 1.6 e sull’iter che ha portato al suo acquisto. Un’operazione, dal suo punto di vista, è avvenuta in piena contraddizione con la ‘spending review’ introdotta dal governo tecnico di Mario Monti: un freno imposto agli enti locali, spesso dalle ‘mani bucate’. Un modo, dunque, per evitare sperperi e spese che potessero gonfiare il debito pubblico.
L’ex aspirante primo cittadino del M5S non sui è fermato alla conferenza stampa con cui la scorsa settimana ha denunciato lo ‘shopping’ del Municipio. “Voglio capire se il 50% delle risorse sono state impiegate o meno per gli scopi previsti dalla legge”, osserva.
In questi giorni ha raccolto tutta la documentazione da consegnare ai magistrati contabili.
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