Determinazioni in ordine alla previsione di aree da destinare a piani per l’edilizia economica e popolare per il decennio 2017-2026. E’ questo l’argomento inserito in coda all’ordine del giorno del Consiglio comunale che si riunisce oggi in prima convocazione. In parole povere, parliamo di edilizia sociale e di scelte urbanistiche. E l’argomento, dicono i bene informati, provocherà i fuochi d’artificio a Palazzo San Giorgio perché alcuni progetti di edilizia convenzionata verranno bocciati, a differenza di quanto avvenuto nel 2015. Due pesi e due misure, insomma.
Anche in maggioranza perciò c’è più di qualche perplessità. Il capogruppo dell’Udc Michele Ambrosio è netto: è contrario ad una delibera che definisce «illogica». E poi è l’ultimo ‘prodotto’ «di un’amministrazione che come linea sceglie quella di più negozi e meno case». Prima di arrivare alla definizione della delibera, l’esponente centrista aveva chiesto in commissione una maggiore concertazione con gli ordini professionali. Parole al vento, purtroppo. Nessuno in giunta l’ha ascoltato. Oggi, durante l’assise consiliare, ripresenterà la sua proposta, oltre che una serie di pregiudiziali ed emendamenti.
Il risultato della delibera saranno disastrose dal suo punto di vista. «Si bloccano le iniziative dello Iacp per le case popolari, del Comune (le case Cer) e i progetti di housing sociale della Regione Molise», spiega Ambrosio. Ma non è finita qui. Il provvedimento «spingerà il mercato immobiliare al rialzo, mentre bloccherà quello sociale a prezzo calmierato». Insomma, andrà tutto a discapito dei campobassani meno abbienti. Che potrebbero decidere di lasciare la città e trasferirsi in altri centri vicini (Ferrazzano, Campodipietra e Ripalimosani, ad esempio) dove il costo delle case è più basso. Una tendenza che ha preso piede già da un po’.
«I cittadini si trasferiranno ulteriormente nei comuni limitrofi. Il rischio – la previsione di Ambrosio – è un’altra diminuzione della popolazione: da 49mila abitanti scenderemo a 40mila». Una perdita che il capoluogo proprio non può permettersi.