CAMPOBASSO. Solo per liberare le strade dalla neve il Comune di Campobasso ‘riempie’ le casse della Sea con la bellezza di 500mila euro. Altri sette milioni li stanzia per l’immondizia.

Poi accade che gli esperti prevedano un’ondata di neve eccezionale. A Palazzo San Giorgio si attrezzano e avviano la macchina organizzativa, con tanto di comunicati stampa e di appelli a liberare il piazzale davanti al portone della propria abitazione.

Ma nel bel mezzo della bufera di Burian, mentre in città nevica ininterrottamente da circa 45 ore, cosa si sentono dire i campobassani bloccati in casa e impossibilitati perfino a raggiungere il posto di lavoro? «Restate a casa» e poi «limitate il conferimento dei rifiuti».

Dal Municipio, per fortuna, c’è qualcuno che si accorge che il Piano neve della Sea non ha funzionato, per usare un eufemismo. E’ il capogruppo dell’Udc Michele Ambrosio che inizia il suo duro attacco all’amministrazione facendo proprio due conti in tasca alla società municipalizzata, il cui vertice è nominati direttamente dal sindaco Antonio Battista.

«Circa sette milioni di euro da parte del Comune alla Sea per il contratto di servizio per la gestione dei rifiuti, oltre a mezzo milione di euro sempre alla Sea per il servizio di sgombero neve, per sentirsi invitare dalla municipalizzata e dal sindaco a limitare il conferimento dei rifiuti e ad evitare di uscire di casa?!», la prima bordata nella nota che l’esponente centrista invia nelle redazioni.

«Per una cifra così ingente di soldi pubblici (150 euro a cittadino da zero a cento anni) la spazzatura dovrebbe essere presa a casa prima che venga buttata nel cestino e la neve raccolta a volo prima che tocchi terra!», il suo siluro.

Il suo giudizio sulla gestione del piano per fronteggiare l’ondata di maltempo è durissimo. «Una gestione fallimentare di un “piano” neve lautamente pagato e predisposto appunto per emergenza neve – il j’accuse di Ambrosio – che, a distanza di tre giorni e nonostante le festività, non ammette giustificazioni, con una città paralizzata, cittadini sequestrati nelle loro abitazioni, marciapiedi impraticabili, autovetture sepolte e strade a rischio, grazie ad un servizio con funzione più da spostaneve che da spartineve.
Nessun alibi – il secondo missile – per l’intensità della nevicata, non siamo una città di mare e le previsioni meteo sono state precise e preannunciate, nessuna scusante da parte di sindaco, assessore ai lavori pubblici e Sea che dovrebbero solo prendere atto del fallimento, chiedere scusa ai cittadini e rassegnare le dimissioni dai loro incarichi». Ambrosio, dunque, lancia un avviso di sfratto durissimo al primo cittadino Antonio Battista, all’assessore Pietro Maio e al presidente della Sea Stefano Sabatini.

Infine, lancia una proposta: in vista della fine delle festività, è necessario chiudere le scuole e gli uffici pubblici di Campobasso.

«Mi auguro che per lunedì, se le condizioni non dovessero migliorare – conclude Ambrosio – si abbia almeno il buon senso di chiudere le scuole e gli uffici pubblici (come fece con grande responsabilità il sen. Di Bartolomeo) al fine di garantire la sicurezza dei cittadini, l’incolumità dei pedoni, evitare infortuni agli automobilisti e danni alle autovetture».

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