In una città sepolta dalla neve, dove circolare è un’impresa, le ‘bombe’ scagliate da Michele Ambrosio contro la Sea hanno fatto salire per qualche ora la temperatura. Almeno a Palazzo San Giorgio. Il piano neve, definito un flop dal capogruppo Udc che ha chiesto pure le dimissioni del sindaco Battista, dell’assessore Maio e del vertice della municipalizzata Sabatini, diventa un ‘casus belli’ nel giro di poche ore.

«In questa situazione di emergenza, durante la quale le attenzioni dovrebbero essere focalizzate tutte sulla città e i suoi abitanti, preferisce trasformare questo stato di necessità in un agone politico»: la premessa che la Sea fa nella sua nota di risposta a Michele Ambrosio.

«È una delle nevicate più intense degli ultimi trenta anni e la situazione è assolutamente emergenziale per la città di Campobasso e, più in generale, per l’intero Molise», le osservazioni dei vertici della municipalizzata che, per il solo piano neve, può contare su un budget di 500mila euro messo a disposizione dal Comune.

E ancora: «La Sea ha a disposizione 86 mezzi sul territorio cittadino, con altrettanti uomini alla loro guida, che stanno facendo il possibile, per fronteggiare uno stato davvero difficile, considerando che la bufera non lascia tregua al capoluogo molisano da quasi 48 ore. I nostri uomini stanno facendo il possibile per garantire la percorribilità della strada, con ritmi davvero importanti. Da tre giorni, nessuno stacca, nemmeno per riposare, o andare a dormire la notte. Si lavora senza sosta tra le strade di Campobasso e all’interno degli uffici della Sea. Si sta garantendo la percorribilità delle arterie cittadine e si deve anche sopperire, insieme con gli organi preposti, alle situazioni di assoluta emergenza».

Dopo aver difeso il proprio personale al lavoro per l’emergenza maltempo, la Sea contrattacca e accusa l’esponente della maggioranza di centrosinistra, la stessa che sostiene il sindaco Battista. Ossia proprio colui che ha nominato i vertici della società.

«Preghiamo il consigliere Michele Ambrosio di evitare di gettare discredito sulla municipalizzata, senza conoscerne le linee d’azione in questi giorni di duro e costante lavoro. Compito, e non toccherebbe a noi ricordarlo, di un consigliere comunale è quello di lanciare appelli alla collaborazione di tutte le forze presenti in città».

L’ultima bordata della municipalizzata ha il sapore di una resa dei conti politica: vengono chieste le dimissioni del capogruppo Udc. «L’azione di Ambrosio – conclude la Sea – è uno sciacallaggio politico di bassissimo profilo, per il quale il consigliere comunale dovrebbe vergognarsi. Approfittare di questa situazione di assoluta emergenza, dove tutte le persone preposte lavorano senza tregua, è un atto vile, per il quale l’esponente di Palazzo San Giorgio dovrebbe dimettersi, prendendo di fatto atto, vista la sua azione, della sua totale inadeguatezza a svolgere il ruolo di consigliere comunale».

Dichiarazioni che scatenano, a stretto giro di posta, la replica dell’eletto centrista. «Rispedisco al mittente le offese di qualche personaggio della Sea che si avventura in dubbie esternazioni politiche», la prima stoccata. Il riferimento, neppure tanto velato, è alla ‘natura’ di quelle nomine, in capo al sindaco Battista.

«Mi permetto consigliare, all’anonimo missionario, di attuare il prossimo piano neve a ferragosto, forse avrà un esito diverso», insiste l’esponente centrista. Che infine scoperchia il ‘vaso di Pandora’: l’avviso pubblico della Sea per l’affidamento del servizio di comunicazione esterna e di cui pochi conoscevano l’esistenza.

«Mi auguro – la punzecchiatura finale di Ambrosio – che il nuovo giornalista, per il quale la società ha bandito selezione, abbia un diverso approccio comunicativo».

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