A fine mese lascerà la questura di via Tiberio. A due anni esatti dal suo insediamento Mario Caggegi saluta Campobasso e va in pensione. Sul suo successore al vertice della questura vige ancora il più stretto riserbo: il ministero degli Interni non ha ancora ufficializzato le nomina ma negli uffici della questura circola già qualche nome.
In questi due anni il lavoro del questore Caggegi e della Polizia è stato indirizzato soprattutto alla lotta alle sostanze stupefacenti e alla prevenzione del fenomeno tra i giovanissimi. Numerose le iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e le operazioni che hanno inferto un duro colpo allo spaccio di droga a Campobasso e provincia.
Originario di Santa Domenica di Vittoria, centro dei Nebrodi, al confine con la provincia di Catania, vincitore del concorso nel 1980, Caggegi nel 1981 inizia la carriera ad Asti alla Squadra mobile; nel 1985 viene assegnato alla questura di Enna quale dirigente del commissariato di Leonforte e nel 1989 alla questura di Messina quale dirigente della seconda sezione della squadra mobile. Nel 1990 guida la sezione di polizia giudiziaria istituita presso la Procura della repubblica del tribunale di Messina; nove anni dopo è promosso primo dirigente. Nel 2002 diventa dirigente del dodicesimo reparto mobile di Reggio Calabria; nel 2007 è dirigente del reparto mobile di Padova. Nel 2009 è primo dirigente del reparto mobile di Roma e nel 2010 dirigente del compartimento di polizia ferroviaria per la Campania. Nel 2011 diventa questore di Siracusa, poi l’incarico al Ministero dell’Interno come consigliere presso la segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza. Nel 2017 approda a Campobasso per guidare la questura.