Un male incurabile non gli ha lasciato scampo. Ieri si è spento Michele Ambrosio, ex consigliere comunale e storico esponente dell’Udc a Campobasso. Aveva 59 anni. La sua carriera politica era iniziata tra i banchi di Palazzo San Giorgio nel 1995 durante la consiliatura Massa. Confermato in maggioranza durante il governo Di Bartolomeo (dal 2009 al 2014), l’ultima esperienza in Comune era stata nella squadra con di Battista. Giornalista e funzionario Inps, era molto conosciuto in città. In Aula aveva sempre dato battaglia, non risparmiando critiche anche ai colleghi di maggioranza. Tantissime le iniziative che portano la sua firma: l’intitolazione della piazza antistante il tribunale a Piersanti Mattarella, l’intitolazione di piazza “1 maggio” simbolo del lavoro e dei lavoratori; l’intitolazione di largo “XXVII gennaio” giorno della memoria, a ricordo della Shoah e della persecuzione razziale. E ancora, l’istituzione della “consulta dei migranti” e del “consigliere straniero aggiunto”, l’approvazione del regolamento per la “valorizzazione dell’arte e degli artisti di strada” in tutte le sue forme e l’istituzione del Corpo dei “nonni vigili”.
La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente in città, lasciando tutti senza parole. Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, la Giunta, il Consiglio comunale e l’intera amministrazione di Palazzo San Giorgio, «hanno espresso il loro sincero cordoglio e la vicinanza alla famiglia Ambrosio».
Anche il consigliere Alberto Tramontano «ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Michele Ambrosio, un esempio di impegno civile e amministrativo.
Ricordo le sue tante iniziative consiliari, frutto di studio e approfondimento. Epiche le sue battaglie durante le fasi di approvazione dei bilanci comunali. Michele è stato per noi giovani consiglieri un maestro e un esempio. Non lasciava nulla al caso e all’improvvisazione; aveva un profondo rispetto per il ruolo e le prerogative dei Consiglieri comunali. Se oggi in Consiglio comunale a Campobasso ascoltiamo l’inno di Mameli lo dobbiamo a lui. Il regolamento per la cittadinanza onoraria e per la cittadinanza benemerita li dobbiamo a lui. L’Istituto del Consigliere aggiunto è stato un provvedimento da lui pensato ed elaborato. Queste sono soltanto alcune iniziative che hanno contraddistinto il suo percorso politico. Umanamente Michele non era una persona facile : lo ammiravi o lo guardavi a distanza. Io lo ammiravo, con i suoi limiti e con le sue qualità. Era un uomo intelligente. Un vero consigliere comunale, fiero e orgoglioso».
I funerali si terranno oggi pomeriggio alle ore 17 nella chiesa di San Giuseppe Artigiano a Campobasso.