Da giovedì scorso sono in mostra nella Sala Civica di Palazzo San Giorgio. Parliamo dei progetti che hanno partecipato al concorso di idee “Scuole Sicure”, bando pubblicato dalla precedente amministrazione targata Pd con l’obiettivo di realizzare tre nuovi poli scolastici, innovativi e sicure, nel quartiere Vazzieri, nella zona di via Crispi e al quartiere Cep.
La squadra guidata da Roberto Gravina ha poi provveduto ad approvare la graduatoria definitiva
relativamente ai plessi Igino Petrone, Cep nord, e Crispi, per la progettazione dei nuovi poli.
Così come previsto dal bando di gara, che richiedeva la mostra di tutte le proposte ideative dei partecipanti, con eventuale pubblicazione entro 120 giorni dalla proclamazione dei vincitori, la mostra è stata allestita nella Sala Civica al fine di informare e rendere partecipe la cittadinanza.
I progetti che hanno partecipato al concorso possono essere esaminati fino al 6 marzo, dal lunedì al venerdì, la mattina dalle ore 9,00 alle ore 13.00 e il pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Ma mentre per la Petrone e la scuola di via Crispi i progetti resteranno invariati – vincitori sono risultati rispettivamente lo studio Iosue e l’ingegnere Maurizio Monaco e l’architetto Antonio Gianfelice -,per il polo del Cep l’amministrazione Gravina ha idee ben diverse.
Come più volte rimarcato durante gli anni dell’opposizione, i 5 Stelle sono contrari alla ‘famigerata’ lottizzazione di San Giovannello con cui la precedente amministrazione ha ‘ricavato’ i terreni in via Altobello – un’area di 13mila metri quadrati – per la realizzazione del nuovo polo.
L’intenzione della giunta pentastellata è quella di ‘recuperare’ la struttura di via Scarano, la scuola Montini, per intenderci, chiusa da circa due anni per il crollo di parte del solaio.
«Vogliamo demolire la Montini e ricostruire un unico polo scolastico», ha dichiarato qualche giorno fa il sindaco nell’intervista rilasciata a Primi Piano Molise. In via Scarano torneranno dunque gli alunni della scuola media, attualmente ospitati nella zona industriale, nell’ex sede dell’assessorato regionale alle attività produttive, e i piccoli di materne ed elementari.
Il sindaco ha già avviato il confronto con l’impresa che deve realizzare la lottizzazione. «Inutile – dice – edificare ulteriormente e non sapere poi cosa fare con gli attuali plessi della Montini. Occupare nuovo suolo e cementificare ancora, non lo condivido, è uno spreco». Ma dove trovare le risorse? L’amministrazione conta di ricavarle in parte da un bando del ministero a cui ha partecipato, per quanto concerne la nuova progettazione, e in parte attraverso l’accensione di un mutuo.
md