Erano finiti nella rete degli uomini della Squadra Mobile lo scorso 31 agosto. Nello loro abitazione e nell’autolavaggio dove lavoravano avevano nascosto 160 grammi di hashish e 90 grammi di marijuana, insieme ad altro materiale per il confezionamento e il taglio della droga e denaro contante, provente dello spaccio.
A casa, inoltre, era stato trovato il “libro mastro” della contabilità dell’attività di spaccio con numeri, le quantità, le pezzature, acquisti, cessioni e guadagni.
Ieri mattina padre e figlio sono finiti davanti al giudice per l’udienza preliminare: il ragazzo, di 24 anni, ha patteggiato ed è stato condannato a 1 anno 5 mesi di reclusione con pena sospesa. Il padre 52enne ha invece scelto il rito abbreviato. La data del processo non è stata ancora fissata.

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