L’ordinanza del sindaco Gravina di lunedì sera ha preceduto solo di un’ora il decreto del premier Conte che di fatto ha ‘azzerato’ ogni provvedimento delle amministrazioni locali uniformando le disposizioni a tutto il territorio nazionale. Così ieri il vertice di Palazzo San Giorgio ha fornito maggiori indicazioni alla cittadinanza allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19.
Si tratta sostanzialmente di alcune precisazioni utili a comprendere meglio le varie disposizioni che producono effetto dalla data del 10 marzo 2020 e fino al 3 aprile 2020. «Anche il Molise e la nostra città, sono diventati da oggi zone a controllo rafforzato – ha dichiarato il sindaco Gravina – Valgono quindi anche a Campobasso le nuove regole per ciò che concerne le attività di ristorazione. Ristoranti e bar potranno restare aperti dalle ore 6.00 alle ore 18.00. Dopo le 18 è consentita la consegna a domicilio ma non il ritiro di cibi, bevande e quant’altro da parte dei clienti presso la struttura di ristorazione. Durante l’apertura dell’attività il gestore ha l’obbligo di garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. In caso di violazione, è prevista la sospensione dell’attività. È inteso che le attività di ristorazione, bar, tavole calde e ristoranti, che si trovano all’interno dei centri commerciali, devono rispettare anche loro le stesse norme e gli stessi orari.
Le altre attività commerciali in città sono consentite solo se il gestore garantisce accessi contingentati e tali da evitare assembramenti di persone e garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro».
Specifiche ulteriori il sindaco ha voluto fornirle anche sugli esercizi nei centri commerciali e mercati nelle giornate festive e prefestive.
«Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali il gestore dell’esercizio deve garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Nell’impossibilità di garantirla o in caso di violazione, l’attività viene chiusa. Nelle stesse strutture, nei giorni del sabato e della domenica, resteranno aperte solo alimentari, farmacie e parafarmacie ed anche in questo caso il gestore è chiamato a garantire il rispetto della distanza di un metro».
Per quanto riguarda le attività sportive il sindaco ha chiarito che sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni incluse nei Lea), impianti sciistici. Ma anche di centri culturali, sociali e ricreativi.
Per quanto riguarda, invece le problematiche inerenti gli spostamenti e la mobilità, il sindaco ha ribadito: «Chiediamo a tutti di evitare il più possibile gli spostamenti. Le persone possono spostarsi per normali attività lavorative e professionali che non possono essere svolte in smart working, in caso di necessità, ovvero acquisto di beni o servizi primari, e per motivi di salute. In tutti gli altri casi l’hashtag #iorestoacasa ha un significato reale da interpretare concretamente il più possibile con i propri comportamenti.
A nome di tutta la città di Campobasso – ha aggiunto in conclusione il sindaco – devo ringraziare tutti gli operatori sanitari, tutte le persone che attualmente sono coinvolte e lavorano per questa situazione di emergenza, comprese ovviamente tutte le forze di polizia. In particolare un plauso alla nostra Polizia Locale per quanto sta facendo in questi giorni. Mi auguro che con questa stretta data dal Governo, ci sia una maggiore responsabilità della situazione che ci troviamo ad affrontare. Si tratta di un’emergenza di carattere nazionale e mondiale, cerchiamo di essere uniti e consapevoli, in questo momento è l’esigenza più grande. Il Governo sta già lavorando per prevedere misure economiche in favore di ogni realtà commerciale e privata piccola o grande che sia».