Il clima è simile a quello dei Mondiali 2006, ma ad unire l’Italia stavolta non è la gioia per la nazionale di calcio, bensì la speranza di uscire dall’emergenza il prima possibile. E la musica, i cori, l’inno di Mameli sono le armi migliori per esorcizzare la paura. L’appuntamento lo si dà sul balcone o affacciati alle finestre (non per strada davanti alla porta della propria abitazione, è bene ribadirlo) e insieme si canta per darsi coraggio. Nei giorni scorsi anche Campobasso e molti paesi dell’hinterland, hanno risposto ai vari flashmob organizzati in tutta Italia.
Ieri mattina a in città a mezzogiorno si è levato un applauso rivolto ai medici e agli operatori sanitari che stanno combattendo in prima linea la battaglia per sconfiggere il Covid. Venerdì pomeriggio le note dell’Inno d’Italia hanno risonato in tutti i quartieri. E ancora, canzoni della tradizione come “Azzurro”, “Volare”, ma anche il coro del Lupo. Insomma, cantare come terapia all’isolamento per sentirsi più vicini e più forti.