Molti cittadini, soprattutto i più piccoli, hanno iniziato a guardarli con occhi diversi: sono stati ribattezzati i ‘nuovi eroi’, persone ‘comuni’ che però fanno della loro professione, non solo un semplice lavoro ma una vera e propria missione di vita.
È l’esercito di angeli che in queste ultime settimane sta combattendo a denti stretti contro un nemico invisibile, nella speranza che questa drammatica emergenza abbia fine.
Medici, infermieri, operatori sanitari pronti a mettere a rischio la propria salute per il bene degli altri.
I cittadini, in questi giorni, hanno dimostrato più volte la propria gratitudine nei loro confronti. Diversi attestati di stima e gesti di solidarietà sono arrivati soprattutto da alcuni commercianti del capoluogo, che hanno messo a disposizione del personale medico-sanitario, a titolo gratuito, prodotti e servizi della propria attività.
Tra questi c’è anche Antonio Ciampi, titolare di 4 saloni di bellezza “Glamour”, presenti a Campobasso in via Roma (sede principale), via Verga (centro estetico) e via Mazzini (per la clientela maschile) e a Colletorto con un salone inaugurato di recente.
«In questo periodo di grande emergenza – spiega – volevamo esprimere il nostro più sincero ringraziamento a chi è schierato in prima linea nella battaglia contro il coronavirus. La nostra attività al momento è chiusa, nel rispetto delle misure stabilite dal governo per evitare il rischio di contagi – spiegano -. Ma, nella speranza che presto tutto torni alla normalità, abbiamo deciso di dare, nel nostro piccolo, un contributo per permettere ad ognuno di loro di cancellare ogni traccia di questa terribile emergenza».
Glamour, infatti, da sempre offre servizi relativi alla cura dei capelli e da circa due anni, nella sede di via Roma, il salone ospita anche un’area dedicata ai trattamenti estetici gestita dalla moglie di Antonio, Maria Elena Moschetti.
«Quando riapriremo i battenti, si spera il prima possibile, loro saranno i nostri primi ospiti. Un taglio, un colore, una piega, uno shampoo per ‘lavare via’ la stanchezza e il segno delle cuffie, o un massaggio che aiuti ad ‘ammorbidire’ il duro lavoro di queste settimane. O, ancora, una manicure per ‘premiare’ le loro mani. Noi ci saremo e ci mettiamo a completa disposizione per ogni medico, infermiere o operatore sanitario che varcherà la nostra porta, offrendo loro gratuitamente uno dei nostri servizi. Un piccolo gesto per dire: vi siete presi cura di noi, oggi siamo noi a prenderci cura di voi».
sl

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