In occasione del 168° anniversario della Polizia di Stato, nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ieri la tradizionale cerimonia si è svolta secondo canoni diversi dal solito, per far fronte alle necessità di cautela dettate dall’emergenza sanitaria che il Paese sta vivendo. Unico momento celebrativo, la deposizione di una corona presso la lapide intitolata alla Guardia di P.S. Giulio Rivera, Medaglia d’Oro al Valor Civile, ubicata presso la locale Scuola Allievi Agenti, con la sola presenza del prefetto di Campobasso, Maria Guia Federico, oltre che del questore Giancarlo Conticchio.
Intanto, i colori della bandiera italiana illuminano da qualche sera la facciata della Questura per onorare la memoria dei medici e del personale paramedico che hanno sacrificato la propria vita per curare le persone colpite dal Covid-19 e per manifestare apprezzamento nei confronti dei cittadini della provincia che si impegnano per il “rispetto delle regole” e di tutti coloro che in questo momento sono impegnati in prima linea nella battaglia contro il virus.
A testimonianza, inoltre, del valore maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, quello della vicinanza alla popolazione, sintetizzato ormai da tempo nel motto “esserci sempre”, in occasione dell’anniversario sono stati consegnati alla Caritas, per le esigenze delle persone in difficoltà, dieci quintali di pasta offerti in beneficenza da un noto pastificio del posto nonché sei quintali di legumi donati da un’azienda della provincia di Bari, a cui va il sentito ringraziamento da parte del questore e di tutto il personale della Polizia di Stato.
Il plauso del Questore va anche all’A.N.P.S.-Sezione di Campobasso ed al suo Gruppo di Volontariato e Protezione Civile per l’iniziativa “ScontagiAMOci”, grazie alla quale sono stati raccolti i fondi per l’acquisto di 16 ventilatori automatici destinati ai presidi ospedalieri della regione.
Sempre per la ricorrenza, sono state offerte all’Istituto “Figlie del Divino Zelo” di Campobasso delle uova di Pasqua acquistate spontaneamente dal personale della Questura e destinate ai minori affidati all’Istituto.
Anche in questo modo è stato interpretato il ruolo della Polizia di Stato quale punto di riferimento per la comunità impersonato da donne e uomini rigorosi nel far rispettare le leggi, ma anche capaci di interpretare il disagio e lo smarrimento della cittadinanza di fronte ad eventi epocali.

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