In questi giorni di estremo pericolo e difficoltà in cui vediamo i nostri sanitari esposti in prima linea a difenderci dai rischi legati al Covd-19, è altrettanto evidente la carenza di medici rispetto al reale fabbisogno.
Prova ne è, non da ultima, la recente norma inserita nel decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 secondo cui i laureati in Medicina in possesso di giudizio di idoneità del tirocinio pratico valutativo sono da “ritenersi abilitati alla professione”, con l’abolizione, quindi, dell’esame di Stato abilitante alla professione.
A dimostrazione dell’evidente carenza di medici a cui oggi è chiamato a far fronte il Sistema Sanitario Nazionale si può menzionare lo studio condotto dall’Anaao-Assomed (Associazione medici dirigenti), sulla programmazione del fabbisogno di personale medico regionale e relative proiezioni per il periodo 2018-2025 inerenti le curve di pensionamento e dei fabbisogni specialistici nelle singole Regioni italiane. Lo studio ha dimostrato che, ad esempio, in Lombardia, primo focolaio dell’epidemia Covid-19 e regione in cui ad oggi si registra il maggior numero di contagiati e purtroppo anche di decessi, tra il 2018 ed il 2025 ci sarà una riduzione netta di circa 1921 medici.
Senza dimenticare che il sistema sanitario lombardo è tra i migliori in Italia.
Rivolgendo lo sguardo al “nostro” Molise, secondo il medesimo studio, entro il 2025 si registrerà una riduzione di medici pari a circa 296 unità; è evidente che per un sistema sanitario come il nostro, ridotto a brandelli e che purtroppo con molta difficoltà fa fronte alle esigenze ordinarie figurarsi ad una situazione emergenziale, è cosa pressoché allarmante.
In questo contesto di difficoltà generale lo studio legale Iacovino & Associati, con il contributo degli avvocati Vincenzo Iacovino, Vincenzo Fiorini e Giuseppe Fabbiano, sta contribuendo ad incrementare il numero di iscritti alla facoltà di Medicina e Chirurgia.
Si tratta di pronunce che stabiliscono principi di diritto estremamente innovativi in tema di immatricolazioni alla facoltà di Medicina, dando così l’opportunità a diversi studenti, cui viene negato il diritto allo studio e alla libera scelta della facoltà in cui prepararsi per accedere al mondo del lavoro, di immatricolarsi.
Tra i numerosi successi ottenuti dallo studio legale, due recenti sentenze del Tar Abruzzo hanno dapprima dato ragione alle tesi difensive dei legali, circa la sussistenza degli estremi per l’immatricolazione alla facoltà di Medicina e Chirurgia, riconoscendo poi la possibilità di esonero dai test di ingresso per due studenti molisani che provengono da facoltà sanitarie; i legali, successivamente, sono riusciti ad ottenere dall’Ateneo interessato, l’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, l’effettiva e definitiva immatricolazione dei ricorrenti alla facoltà di Medicina, realizzando così un grande sogno dei due studenti.
Gli avvocati esprimono evidente soddisfazione per le vittorie ottenute ed estrema fiducia per i ricorsi ancora pendenti, dichiarando che «in questo momento di estrema difficoltà ed evidente incertezza simili vittorie aiutano ad aver fiducia nella giustizia e a contribuire al futuro della categoria dei medici, che in questi giorni stanno pagando a duro prezzo la carenza di personale nei presidi ospedalieri».