Immediata – quasi simultanea – la precisazione del sindaco Gravina: «Sono state fatte equazioni volutamente un po’ troppo forzate nel linguaggio e nei contenuti rispetto a quanto racchiude il progetto Scuole Sicure al quale il Comune di Campobasso ha aderito – ha dichiarato il sindaco Gravina -. Certamente le interpretazioni che si vogliono legittimamente dare delle azioni di una pubblica amministrazione, richiederebbero sempre, e non solo in questo caso, una lucidità e una trasparenza d’analisi che le frasi ad effetto evidentemente non posseggono.
La dotazione che è stata fatta in favore della Polizia locale sull’acquisto di armi all’interno del progetto in questione, non nasce dall’intenzione dell’amministrazione di trasformare il progetto, come si è pittorescamente detto, in una sorta di Far West locale.
Si tratta, invece, di una misura volta a rafforzare la sicurezza e l’ordine pubblico in favore della Polizia locale, ma fra l’altro, vista l’occasione data, vogliamo far notare, che proprio nella circolare del ministero dell’Interno si privilegiava tra gli interventi da poter compiere proprio le dotazioni della Polizia locale. Appare chiaro in quest’ottica che tale scelte vengono fatte per garantire al personale della Polizia locale la sicurezza nell’espletamento delle sue funzioni che sono riconducibili non dimentichiamolo mai all’ordine pubblico. Lo stesso progetto così come è stato inteso dal ministero, lasciava una parte marginale e residuale, in termini economici, alle attività di informazione sulla prevenzione dell’utilizzo delle droghe. Da qui a voler far passare il messaggio che incentiviamo l’acquisto di armi – conclude Gravina – direi che ce ne passa ma questo lo lasciamo, come sempre, alle valutazioni oggettive dell’opinione pubblica e dei cittadini».
Cretella rincara la dose: «Notizia manipolata dall’opposizione»
Sulla vicenda ha voluto dire la sua pure l’assessore alla Municipale Simone Cretella: «Tempo di quarantena, di qualcosa bisogna pur parlare… E allora l’argomento del giorno non poteva che essere la dotazione delle armi alla Polizia Municipale.
Intanto va detto che già da alcune settimane gli agenti stanno lavorando con l’armamento al seguito, ma quasi nessuno se n’è accorto.
Ha fatto invece più notizia, perché artatamente amplificata e manipolata da alcuni consiglieri di minoranza, la recente delibera della giunta con la quale abbiamo destinato le necessarie risorse economiche all’acquisto delle pistole, prima presenti in numero insufficiente per tutto il personale chiamato a svolgere importanti servizi su strada.
Doveroso precisare che le risorse utilizzate provengono da fondi ministeriali destinati alla sicurezza urbana (in particolare per attività di contrasto allo spaccio di droghe) e quindi perfettamente coerenti con gli acquisti fatti. Altrettanto doveroso puntualizzare che dell’importo complessivo (circa 29mila euro), solo il 5% (1450 euro) poteva essere speso, così come pianificato, in campagne di comunicazione, mentre il 50% per acquisti in conto capitale (dotazioni) ed il 45% per spese correnti (serviranno a coprire le spese per gli straordinari degli agenti della PM).
Decisamente inappropriate, quindi, le sterili polemiche sollevate per una presunta “svolta all’americana”, mai voluta né auspicata, della nostra città.
Campobasso restava uno dei pochissimi capoluoghi italiani a non dotare gli agenti di Polizia locale di armamento, strumento indispensabile per lo svolgimento di molti dei servizi di pubblica sicurezza svolti dai nostri vigili, sempre più in ausilio e collaborazione con le altre forze di Polizia.
Ciò ovviamente non vuol dire che la nostra città si trasformerà in un far west; d’altronde tutti gli agenti di pubblica sicurezza presenti in città sono dotati di armamento individuale e non ci risulta di assistere a duelli, sparatorie, regolamento di conti o “sceriffi” dal grilletto facile per le strade.
La dotazione individuale semplicemente rappresenta uno strumento di deterrenza e, soprattutto, di sicurezza e difesa individuale per gli stessi agenti, sempre più spesso chiamati ad operare in contesti imprevedibili, alla pari dei colleghi delle altre forze di polizia.
Tutto qui, ad ognuno i propri attrezzi del mestiere».