Supermercati chiusi il 25 Aprile e il 1° Maggio. Dopo le proteste sollevate dai sindacati di categoria per le aperture dei negozi a Pasquetta in città, il gruppo dem di Palazzo San Giorgio e gli esponenti della Lega esortano l’amministrazione comunale a non commettere lo stesso errore.
Nelle giornate dedicate alla Liberazione e alla festa dei lavoratori, infatti, i supermercati presenti in città, secondo Battista, Trivisonno Chierchia e Salvatore, «devono stare chiusi senza se e senza ma. Cosi come hanno fatto tante realtà italiane, la maggior parte delle città e delle regioni».
L’obiettivo, dunque, è quello di consentire – meritatamente – ai lavoratori del settore di trascorrere a casa i giorni di festa, in compagnia dei propri cari, soprattutto a seguito del tour de force delle ultime settimane.
«Ieri la discussione in commissione commercio – aggiungono gli esponenti del Pd -nella quale l’assessore Felice ha spiegato che l’Amministrazione di Campobasso, di concerto con la Prefettura, ha deciso di mantenere aperti i supermarket a Pasquetta perché si ritiene che due giorni senza supermercati aperti siano troppi.
La nostra è una proposta basata anche sull’esperienza della scorsa Pasqua – precisano – quando molti clienti hanno fatto una spesa acquistando beni non certo di prima necessità. In un periodo, infine, di attenzione e di lockdown, mandare il messaggio ai cittadini su apertura nei giorni festivi non ci sembra né utile né educativo.
Campobasso sia speciale, sia diversa – concludono i dem -, ma per motivi per i quali andare orgogliosi e non per questo!».
La stessa richiesta è arrivata anche dalla Lega: «Vogliamo focalizzarci, chiedendo la chiusura – spiega il capogruppo Tramontano – sui dipendenti dei supermercati, che hanno lavorato ininterrottamente dall’inizio dell’emergenza sanitaria, aumentando i ritmi di lavoro e, tra l’altro, sotto stress. Sotto la preoccupazione di potersi contagiare visto l’elevato numero di persone incontrate durante ogni giornata di lavoro e, dunque, con la paura di potersi contagiare, portando il Covid-19 nelle proprie abitazioni.
Per loro, per gli instancabili dipendenti, chiedo la chiusura in questi due giorni di festa, durante i quali, tra l’altro, sarà importante restare a casa. Siamo stati abituati alle gite fuoriporta durante i ponti del 25 aprile e del 1° maggio. Quest’anno li vivremo in maniera insolita, a casa. E, dunque, l’amministrazione comunale che dia l’opportunità a tutti di trascorrerli nelle proprie abitazioni.
Per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, comunque, il gruppo Lega va oltre e chiede la cancellazione, per il periodo dell’emergenza e della chiusura, per tutte le attività commerciali e imprenditoriali delle tasse comunali.
L’amministrazione comunale, inoltre, deve provvedere a un piano industriale per la riapertura delle attività in termini di sicurezza dei luoghi di lavoro, iniziando innanzitutto da una sanificazione generale, consentendo a tutti coloro che devono tornare al lavoro l’effettuazione dei test sierologici. I cittadini sarebbero maggiormente invogliati e ricominciare a frequentare le attività che, man mano, riapriranno.
Mi aspetto che il Comune preveda il 25% di credito di imposta, che possa aggiungersi al 50% già previsto.
Sono tutte misure indispensabili per infondere fiducia agli esercenti, ma anche all’utenza. È necessario che si torni, quanto prima, alla normalità, aiutati da Governo, Regione Molise e Comune, perché altrimenti si rischia il default della nostra amata città».