A distanza di due anni la Squadra Mobile di Campobasso ha recuperato parte della refurtiva della rapina messa a segno nell’oreficeria Tempus di via Mazzini. Sette persone hanno infatti ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini dalla Procura di Santa Maria Capoa (in Campania si erano concentrare le indagini all’indomani del colpo) con l’accusa di riciclaggio. In sostanza gli orologi rubati nell’attività del capoluogo sono finiti, come spesso accade, sul mercato nero, per lo più siti online specializzati nella vendita di orologi di lusso.
Il colpo venne messo a segno il 18 aprile del 2018 in pieno giorno: due malviventi a volto coperto fecero irruzione nell’attività minacciando la commessa, una giovane ragazza, e obbligandola a seguirli nel magazzino. Una volta immobilizzata e legata con una corda si fecero consegnare la chiave della cassaforte dove erano riposti gli orologi di maggior valore. In pochi minuti ripulirono l’orologeria, portando via il contenuto della cassaforte, i contanti che erano in cassa ed anche gli orologi esposti all’ingresso.
Ingente il valore della refurtiva: secondo una stima approssimativa fornita dal titolare agli inquirenti, tra orologi usati e denaro contante, il colpo superò i 150mila euro.
Le 7 persone, una di Roma, una di Potenza e le altre campane, ora dovranno rispondere di riciclaggio.

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