Si chiama Risorgiamo Italia, il flashmob di protesta lanciato da un ristoratore di Viterbo a cui hanno aderito anche numerosi imprenditori del capoluogo. Sono loro, i titolari di bar e ristoranti, le categorie sicuramente più danneggiate dalla pandemia, costretti a riaprire i battenti, secondo l’ultimo Dpcm, solo il 1° giungo. Stasera alle ore 21, le luci delle insegne delle attività di chi ha aderito al manifesto di protesta del Movimento Imprese Ospitalità (M.I.0) si accenderanno simbolicamente per l’ultima sera. Domani mattina, invece, gli imprenditori andranno dai loro sindaci per consegnare le chiavi dei propri locali. L’iniziativa “Risorgiamo Italia” è sintetizzata in un documento programmatico di 16 punti, riportati sulla pagina Facebook della manifestazione. Promotore della protesta è Paolo Bianchini, ex consigliere comunale di Fdi, dimessosi per portare avanti come ristoratore del “Vecchio Orologio” di Viterbo, questa importante protesta.
A Campobasso sono una sessantina i titolari di bar, pub e ristoranti che domani mattina consegneranno le chiavi al sindaco Gravina (ovviamente senza alcun assembramento) e che stasera apriranno le porte dei loro locali vuoti in segno di protesta.

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