Alla fine un parziale dietrofront c’è stato. Come già annunciato nei giorni scorsi dallo stesso sindaco Gravina nell’intervista rilasciata a Primo Piano Molise, ieri, attraverso una nuova Delibera di Giunta (la numero 95), «abbiamo revocato e sostituito la precedente delibera 81, per intenderci quella che fa riferimento al progetto Scuole Sicure di cui si è tanto parlato.
Va ribadito – precisa Gravina – che anche con questa nuova delibera il progetto insiste con l’acquisto di dispositivi in capo alla polizia locale, ma abbiamo ritenuto, per rispettare la sensibilità dei rappresentanti del mondo della scuola, sia dei docenti che degli studenti, di fare una scelta diversa, dirottando quei soldi (destinati nella prima delibera all’acquisto di 15 pistole Beretta, ndr) su un altro tipo di strumentazione necessaria alla Polizia Locale, ovvero le radio portatili, visto che i nostri agenti ne sono sprovvisti e risultano essere comunque tra le dotazioni obbligatorie. Il tema degli armamenti della Polizia Locale sarà spostato, ne confermiamo la scelta perché è un obbligo di legge; come specificato in delibera, ci sarà un’apposita capienza nel capitolo di bilancio per far fronte proprio a questo.
Tengo a ricordare e precisare – ha aggiunto il sindaco Gravina – che solo il 5% dei fondi previsti per il progetto denominato Scuole Sicure può essere destinato per le campagne informative e di sensibilizzazione e, come del resto già era previsto precedentemente, svilupperemo questo aspetto del progetto avvalendoci di figure specializzate, ovvero uno psicologo e due assistenti sociali.
Sono previsti, tra le metodologie che verranno utilizzate per il progetto, interventi di prevenzione e sensibilizzazione sul tema delle dipendenze nelle scuole, attraverso proiezioni di filmati sull’argomento e slide, dibattiti e questionari, illustrazioni delle diverse tipologie di dipendenze con cause, effetti e forme di recupero, nonché l’illustrazione dei vari servizi o strutture, strumenti e del personale coinvolto.
Ci sarà poi un intervento psicologico sul tema delle dipendenze nelle scuole volto ai processi di sensibilizzazione e prevenzione sulle dipendenze con l’obiettivo non solo di informare, ma di permettere ai ragazzi di sperimentare, entrare in contatto ed elaborare vissuti legati all’uso e abuso di sostanze stupefacenti e di conoscere il complesso ed articolato mondo delle dipendenze, attraverso la modalità esperienziale di giuochi d’aula come “role playing”, simulate e la somministrazione di questionari atti a rivelare le difficoltà e i bisogni principali su cui implementare, eventualmente in futuro, interventi sempre più mirati».
Soddisfazione è stata espressa anche dai consiglieri dem di Palazzo San Giorgio Triovisonno, Battista, Chierchia e Salvatore, i primi a sollevare il caso e a chiedere a gran voce di destinare le risorse per l’acquisto delle pistole su altre misure di prevenzione.

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