Un esempio concreto di come cittadini e forze dell’ordine possano unire le loro forze e fare rete nella lotta allo spaccio e al consumo di droga: è accaduto mercoledì scorso quando, sull’applicazione della Polizia di Stato “YouPol” collegata al numero di emergenza 113, è pervenuta una segnalazione anonima relativa ad una attività di spaccio di sostanze stupefacenti in atto nel capoluogo.
Nell’immediato sono state inviate due pattuglie della Squadra Volante in via Sicilia per le verifiche del caso. Gli agenti, dopo aver perlustrato la zona, hanno notato due giovani che alla vista della Polizia hanno cercato di nascondersi tra i pilastri di una palazzina ma sono stati prontamente bloccati ed identificati: si tratta di P.F. di 18 anni e M.E.N. di 21 anni. Il primo è risultato residente nella zona, mentre il secondo nel centro cittadino. Nei loro confronti è stata eseguita perquisizione personale all’esito della quale sono stati rinvenuti indosso a M.E.N. due involucri in cellophane contenenti sostanza di colore verde che, sottoposta ad indagine colorimetrica da parte del Gabinetto di Polizia Scientifica, è risultata essere stupefacente.
Lo stupefacente è stato sequestrato ed il giovane segnalato alla locale Prefettura ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/90, avendo dichiarato di averlo acquistato per uso personale.
Inoltre, M.E.N. non ha fornito alcuna giustificazione della propria presenza in via Sicilia contravvenendo così alle disposizioni governative dettate per il contenimento del contagio da Covid-19, e di conseguenza è stata elevata nei suoi confronti la contestazione amministrativa prevista dall’articolo 4/1° del D.L. 19/2020.
La Polizia di Stato ribadisce l’importanza e l’utilità dell’applicazione “YouPol” grazie alla quale è possibile inviare alla sala operativa della questura, in tempo reale ed anche in forma anonima, messaggi ed immagini relative a vari fenomeni delittuosi, quali spaccio di stupefacenti, atti di bullismo nonché, come da recente innovazione dell’app, anche episodi di violenza domestica.
A tal riguardo anche genitori o familiari di persone con problemi di tossicodipendenza, soprattutto in questo periodo caratterizzato dalla necessità di permanenza presso la propria abitazione a causa dell’emergenza sanitaria, possono segnalare tramite “YouPol” situazioni di pericolo per la propria o altrui incolumità ed inviare richieste di aiuto.