Il contagio si allarga a macchia d’olio. Nella giornata di ieri è proseguito lo screening all’interno della comunità rom di Campobasso, nuovo e preoccupante focolaio della regione. In mattinata sono risultate positive 15 persone, mentre nel pomeriggio altri 13 test hanno accertato l’infezione di altrettanti componenti della comunità. Complessivamente, da giovedì sera, il numero di rom che hanno contratto il Covid è schizzato a 50. Di questi 3 sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive. L’Asrem continuerà ad effettuare i test anche nella giornata di oggi e di domani, per ‘mappare’ l’intera comunità rom composta da circa 300 persone. I vertici sanitari hanno assicurato che lo screening verrà allargato anche alle persone che vivono nelle palazzine dei casi positivi e a tutti coloro che abbiano avuto contatti con i malati.
Intanto sembra sfumare l’ipotesi di una struttura destinata ad ospitare i positivi della comunità rom. Si procederà dunque con l’isolamento domiciliare che sarà però più stringente. Tant’è che ieri sera il sindaco Gravina ha emesso un’apposita ordinanza per l’intensificazione delle attività di controllo in alcune zone cittadine, per l’emergenza Covid-19.
Saranno dunque aumentati controlli e vigilanza al fine di scongiurare l’inosservanza dei provvedimenti imposti dalla normativa emergenziale per i soggetti sottoposti alle restrizioni domiciliari perché risultati positivi al virus o perché in attesa di essere sottoposti al test di controllo per aver avuto contatti con gli stessi. Dalle informazioni assunte in seguito all’effettuazione dei controlli epidemiologici, è possibile ricondurre le citate attività di rafforzamento della vigilanza, in ordine al rispetto della prescrizione della quarantena obbligatoria e dell’isolamento, ad alcune aree cittadine ben delineate: quartiere San Giovanni, quartiere Cep– Campobasso nord;contrada Fontana Vecchia e centro Storico.
In queste zone saranno intensificate le attività di vigilanza e controllo a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, rimandando a separata comunicazione, direttamente alle forze dell’ordine, i toponimi con i rispettivi civici.

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