Il cluster della comunità rom di Campobasso ha raggiunto quota 90. Ieri il laboratorio analisi dell’Asrem, a fronte di 320 tamponi processati, ha infatti certificato la positività al Covid di altri 3 componenti. Riscontrati anche altri 3 casi in tutta la regione: due sono i parenti del paziente di Portocannone ricoverato qualche giorno fa nel reparto di Terapia intensiva, l’altro è un cittadino di Petrella Tifernina rientrato dal Nord e dunque già in quarantena.
Ci sono però, per fortuna, anche 13 guariti: tra loro un cittadino di Campobasso.
Intanto anche il capoluogo rientra tra i 51 comuni molisani selezionati da Istat, Croce Rossa e Ministero della Salute per l’indagine sull’estensione del Covid-19.
Sarà composto da cinquemila cittadini molisani il campione che verrà individuato tra i residenti dei centri interessati per poi essere sottoposto allo screening.
La popolazione che sarà contattata per l’analisi è suddivisa per fasce di età e attività professionale.
Nei prossimi giorni gli addetti della Croce Rossa contatteranno i cittadini selezionati per fornire tutte le informazioni sullo screening e per acquisire il consenso al prelievo di sangue necessario per i test, che sarà praticato dagli operatori sanitari dell’Asrem.
Si tratta quindi, per essere precisi, di uno studio finalizzato a determinare l’estensione dell’infezione da Sars Cov2 sul territorio nazionale e la prevalenza degli anticorpi per strati selezionati di popolazione.
«Come Amministrazione comunale accogliamo con favore questa notizia e questa iniziativa – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali, Luca Praitano – riteniamo che questo tipo di indagini scientifiche, condotte e organizzate con metodologie e scrupolosità indiscusse da soggetti come quelli che porteranno avanti questo progetto, possano essere il vero passo in avanti per la comprensione di alcune dinamiche di sviluppo e divulgazione del virus Covid-19 che, allo stato attuale, risulta essere per larga parte ancora da comprendere. Lo studio sieroepidemiologico, come ci è stato spiegato, potrebbe caratterizzare le differenze di sieroprevalenza tra le varie fasce di età, di localizzazione territoriale e professionale così da meglio comprendere le caratteristiche epidemiologiche e fornire importanti informazioni anche per l’identificazione di coorti target per la vaccinazione, quando disponibile.
È per questo che, come l’Asrem stessa ci ha chiesto di fare – ha concluso Praitano -, il Comune di Campobasso fornirà tutta la collaborazione necessaria per diffondere al meglio il messaggio e le finalità di un’operazione così qualificata, invogliando i cittadini che verranno selezionati ad aderire allo screening che, è bene ricordarlo, avrà una valenza ancora più importante in quanto vedrà coinvolte, su tutto il territorio nazionale, ben 150mila persone».