Nessun bagno di folla. A differenza degli altri anni le celebrazioni per il 74esimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana si sono svolte all’insegna della sobrietà e della sicurezza. Le autorità si sono ritrovate in piazza della Vittoria – ma senza corteo – per la deposizione della corona di alloro al monumento dei Caduti e l’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli.
Presenti alla cerimonia, opportunamente distanziati e muniti di mascherina, il prefetto di Campobasso Maria Guia Federico, il governatore del Molise Donato Toma, il sindaco Roberto Gravina, il presidente della Provincia Francesco Roberti e la delegazione parlamentare, oltre alle autorità militari.
Non ha nascosto la commozione il prefetto Federico durante la lettura del messaggio del Presidente Sergio Mattarella, che quest’anno ha voluto celebrare la festa della Repubblica proprio a Codogno, dove tutto è iniziato.
«Il 2 giugno sia una giornata per riflettere – le parole del Presidente della Repubblica – sui valori fondativi repubblicani. Nell’anniversario della fondazione della Repubblica rivolgo a voi – e, per il vostro tramite, agli amministratori locali e a tutti coloro che ricoprono pubbliche funzioni – l’augurio più sincero affinché questa data sia occasione per una rinnovata riflessione sui valori fondativi repubblicani.
Le dimensioni e la gravità della crisi, l’impatto che essa ha avuto su ogni aspetto della vita quotidiana, il dolore che ha pervaso le comunità colpite, hanno richiesto a tutti uno sforzo straordinario, anche sul piano emotivo. L’eccezionalità della situazione ha determinato difficoltà mai sperimentate nella storia della Repubblica, ponendo a tutti i livelli di governo una continua domanda di unità, responsabilità e coesione.
Il senso di responsabilità e le doti di resilienza che hanno animato le comunità nei momenti più drammatici della crisi vanno ora trasposti in un impegno comune verso gli obiettivi del definitivo superamento dell’emergenza e di una solida e duratura ripresa, la crisi non è terminata e tanto le Istituzioni quanto i Cittadini dovranno ancora confrontarsi a lungo con le sue conseguenze.
Nella prima fase dell’emergenza, voi Prefetti siete stati fortemente impegnati a garantire da un lato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, dall’altro la continuità delle filiere produttive e dei servizi essenziali nonché, più in generale, la tenuta sociale ed economica dei territori. Affiancando e sostenendo, con generosità e abnegazione, l’azione dei Sindaci, delle Autorità sanitarie e di tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, siete stati un sicuro punto di riferimento per le Istituzioni locali e i singoli Cittadini», ha scritto Mattarella in un messaggio ai prefetti d’Italia sottolineando che «la ricorrenza del 2 giugno coincide quest’anno con un momento particolarmente difficile per il Paese, che si avvia alla ripresa dopo la fase più drammatica dell’emergenza sanitaria da Covid-19».

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