Non sono bastati i chiarimenti del sindaco – che ha già diffidato la ditta che ha eseguito i lavori al cimitero – per placare l’ira dei cittadini e dell’opposizione di Palazzo San Giorgio, in particolare del capogruppo della Lega Alberto Tramontano «Presso il cimitero di Campobasso una vergogna senza fine.
Allagamenti continui determinano umiliazioni continue sopportate dai parenti dei defunti che devono fare i conti, nonostante abbiano pagato puntualmente, con un degrado ambientale scandaloso e inaccettabile.
L’amministrazione comunale non può e non deve più tergiversare: vi è una responsabilità amministrativa e vi è una responsabilità morale, che richiedono azioni tempestive e definitive.
Troppi cittadini alla strazio del lutto familiare sono costretti ad aggiungere penose situazioni di degrado e abbandono: il cimitero dovrebbe essere un luogo di riconciliazione e di pace, ma per molti nostri concittadini è diventato un luogo di continue ansie e preoccupazioni.
Ad ogni pioggia assistiamo al solito desolante scenario: loculi allagati, fango e detriti in ambienti che dovrebbero essere invece accoglienti ed ordinati.
Porterò, con urgenza, questo tema in consiglio comunale a Campobasso: l’amministrazione comunale deve assumersi le proprie responsabilità e ha l’obbligo morale e amministrativo di dare risposte certe ai nostri concittadini».
E nel frattempo anche i familiari che sono stati costretti a tumulare i propri cari in via provvisoria nei loculi nel seminterrato in attesa di una più decorosa sistemazione, hanno deciso di unirsi in un comitato e dare battaglia.
I cittadini stanno anche valutando di presentare un esposto in Procura per accertare eventuali responsabilità nella gestione del cimitero di San Giovanni.
Uno spettacolo indegno, che va avanti ormai da più di un anno e che si ripete ad ogni nubifragio.
Fango, detriti, acqua e cattivi odori fanno da sfondo all’ala di recente costruzione, e dunque quella che teoricamente dovrebbe essere in condizioni migliori. Un paradosso che nessuno riesce a spiegare. L’amministrazione comunale ha addossato ogni responsabilità alla ditta, minacciando anche di rescindere il contratto. La ditta, dal canto suo, non fornisce spiegazioni o rassicurazioni a quanti chiedono interventi. A farne le spese, dunque, sono solo i cittadini.

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