Due comunità unite dal dolore e dallo sconcerto. Ferrazzano e Campobasso sotto shock per la scomparsa di Pietro Sanzò, giovane imprenditore con la passione per il calcio. Il 34enne si è spento martedì scorso all’ospedale Gemelli Molise a causa di un brutto male che lo aveva colpito circa tre mesi fa e contro il quale ha cercato di combattere fino alla fine.
Lascia mamma Paola, il fratello Angelo e le sorelle Francesca e Federica, il nipotino Oscar, la sua compagna Mariolina e chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo o di percorrere un tratto di cammino di vita insieme a lui.
Pietro, ragazzo dagli occhi magnetici e dal sorriso sincero, era molto conosciuto sia a Campobasso, sia a Ferrazzano, suo paese d’origine. Un dolore che ha colpito tutti e che appare evidente dai numerosi messaggi di cordoglio che continuano ad inondare in queste ore la sua bacheca social. «Muore giovane chi è caro agli dei», scrive un amico. Ed è proprio così. Pietro era un ragazzo simpatico, educato, onesto e leale. Una di quelle persone che ci si augura di incontrare prima o poi nella vita. Il classico bravo ragazzo da presentare ai propri genitori, l’amico con cui condividere gioie e dolori, il figlio e il fratello che ognuno di noi vorrebbe accanto. Aveva un sorriso dolce e un elegante senso dell’umorismo. Era un instancabile lavoratore e trattava sempre gli altri con tatto ed umiltà. Una persona positiva, insomma, circondata da tanti amici. Come ogni ragazzo aveva numerosi interessi, in primis quello per il calcio. La passione per il pallone lo travolge fin da bambino.
È stato capitano e per un periodo anche dirigente della società di calcio di Ferrazzano, militando anche nelle squadre di Limosano, Trivento, Campobasso e Toro.
E proprio l’Ads Polisportiva Ferrazzano ha voluto condividere un messaggio di cordoglio e di vicinanza alla famiglia:«È difficile trovare delle parole adatte a questo brutto momento. Non ci sono parole da scrivere in queste circostanze, le uniche che si possono scrivere sono quelle dei ricordi. Sì, Pietro, ci hai lasciato dei ricordi indelebili, che chiunque ti abbia conosciuto difficilmente potrà dimenticare. I ricordi, sono l’arma più potente di tutte: nessuno è in grado di cancellarli e quelli più forti sopravvivono persino al tempo che fugge senza pensare alle vittime che miete. I ricordi sono il ponte tra questa vita e l’eternità che ci aspetta tutti. Questi ricordi sono il nostro bene più prezioso e anche se un giorno ci verrà voglia di abbracciarti e non potremo farlo ci tufferemo proprio in un ricordo, lo rivivremo assieme e allora sarà compiuto un piccolo grande miracolo. Sei stato sempre una persona coraggiosa e determinata. Con il tuo entusiasmo, la tua forza e la tua grinta sei riuscito in tante imprese. Impossibile non ricordare il tuo sorriso e i tuoi occhi sinceri e pieni di passione per quel calcio che hai vissuto ed amato sia in campo come giocatore che in panchina da dirigente. Hai fatto sì che questa piccola Asd riuscisse ad avere risultati incredibili.
Non possiamo altro che dirti Grazie, grazie perché ci hai permesso di conoscerti per la persona meravigliosa che sei. Con la speranza che tu possa continuare a giocare e ad amare il calcio anche da lassù. Ciao Pietro».
Non solo il calcio nella sua vita. Qualche anno fa aveva deciso di essere “capo di se stesso” prendendo prima in gestione il locale nei pressi della madonnella e ribattezzandolo “Paff” (parola che unisce l’iniziale del suo nome a quello di suo fratello e delle sue sorelle: Pietro, Angelo, Francesca e Federica) poi con l’apertura di un locale nel suo amato Ferrazzano. L’amore e la devozione nei confronti suoi cari sono sempre stati esemplari. Dalla scomparsa del papà, circa 10 anni fa, è stato un esempio di forza per la sua famiglia. Oggi la città perde uno dei suoi figli migliori, un’altra giovane vita volata via troppo presto.
I funerali di Pietro, che inizialmente si sarebbero dovuti svolgere nella chiesa madre del paese, si terranno invece oggi pomeriggio, alle ore 16, nel campo sportivo di Ferrazzano, uno dei suoi ‘luoghi del cuore’, una seconda casa che forse, più di tutti, rappresenta Pietro nella sua breve ma intensa parentesi di vita. La decisione della famiglia, unitamente al consenso del sindaco Antonio Cerio e del parroco, è stata presa ieri mattina per permettere anche ai suoi amici di partecipare alla cerimonia.
Le redazioni di Primo Piano e Teleregione si uniscono al cordoglio della famiglia di Pietro sperando che questo terribile dolore che oggi avvolge i loro cuori lasci presto spazio ai ricordi più belli.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.