Sette consiglieri di maggioranza (Columbo, Gesualdo, Niro, Cancellario, Fratipietro, Madonna e Pascale) non hanno votato il bilancio a Palazzo San Giorgio durante la notte in cui il documento contabile è stato promosso dall’aula con 23 voti favorevoli e 6 contrari. Niro e Cancellario, unitamente alla Izzi, oltre a non aver votato il bilancio, hanno proposto dieci emendamenti per evitare l’aumento dell’Imu sulla prima casa, giudicato iniquo per le fasce meno abbienti della popolazione. Di Bartolomeo, in preda ad un’ira funesta, in una nota inviata alla stampa ha posto le due dissidenti fuori dalla maggioranza ed ha chiesto ad entrambe di fare chiarezza sulle posizioni politiche che intenderanno assumere nei prossimi mesi.
La replica non s’è fatta attendere: “Non è il sindaco che può stabilire la nostra collocazione – spiegano le due dissidenti – noi rinarreremo nel centrodestra, esattamente dove ci hanno collocato i nostri elettori. Non dobbiamo, per giunta, rispondere a ‘‘‘‘ordini di scuderia’ ma solo alla nostra coscienza, essendo state elette in due liste civiche. Il sindaco chiede chiarezza a noi due. Ma a noi risulta che in sette non hanno approvato il bilancio. E’ Di Bartolomeo che dovrebbe fare chiarezza sulle prospettive della sua maggioranza. Noi saremo vigili affinché il programma elettorale di questo centrodestra venga rispettato fino in fondo. In effetti – concludono Niro e Cancellario – siamo fuori dalla maggioranza a parer loro da quando non abbiamo votato positivamente sulla vendita della farmacia comunale”.