Michela Ferraiuolo, la rapinatrice dagli occhi di ghiaccio (tant’è che per rendersi irriconoscibile nei suoi colpi era spesso costretta ad usare lenti a contatto ‘‘‘‘colorate’), autrice assieme ad altre quattro persone sfuggite all’arresto del colpo alla gioielleria “Tangredi” di Campobasso, è stata interrogata ieri mattina. E il gip Teresina Pepe ha stabilito – come aveva chiesto il sostituto procuratore Fabio Papa – che la donna resterà rinchiusa nel carcere di Foggia. Al gip e al pm l’indagata non ha fornito alcuna indicazione utile sui complici che venerdì sera assieme a lei hanno portato a termine la rapina in pieno centro a Campobasso. Però, ha chiarito la sua posizione personale. Non ha negato nulla riguardo all’accaduto e alle sue responsabilità oggettive. Quanto alle pistole utilizzate ha spiegato che non erano tre (come emerso in fase di indagini) ma due, e che quella in suo possesso era una scacciacani e non una vera e propria arma da fuoco. Inoltre ha chiarito anche il mistero del numero dei componenti della banda: non quattro bensì cinque persone sono giunte a Campobasso per rapinare la gioielleria di via Ferrari. Poi, nient’altro. Il silenzio…