La sanità e l’emergenza Covid al centro dei lavori del Consiglio di Campobasso. Ieri mattina si è ripreso il discorso dal punto in cui lo si era lasciato nella precedente seduta del 30 ottobre scorso, durante la quale il Pd aveva portato all’attenzione dell’aula una mozione sull’emergenza Covid-19 e le problematiche legate alle terapie intensive, al personale, ai tamponi rapidi e alle cure per i pazienti non Covid-19.
Nel corso della discussione che aveva preso il via già nella scorsa seduta, il consigliere dei 5 Stelle, Antonio Musto, aveva proposto di modificare la mozione originaria presentata dai consiglieri del Pd, condivisibile nelle premesse dalla maggioranza pentastellata, con un emendamento che impegnasse nel concreto il Consiglio Comunale di Campobasso a stilare un documento con la richiesta formale da fare al presidente della Regione, al Direttore generale Asrem ed ai Commissari e sub commissari ad Acta, di rendicontare: sulle modalità e sui tempi di attuazione dei lavori di adeguamento delle strutture dedicate alla realizzazione dei posti letto ospedalieri regionali di Terapia Intensiva e post-intensiva Covid-19; dei percorsi Covid-19; del potenziamento della Rete Territorio/Ospedale; sull’implementazione del personale sanitario e parasanitario dedicato. Tutto ciò per poter garantire in tempo utile, considerato l’esacerbarsi dell’Epidemia, l’accoglienza e terapia dei pazienti Covid, in modo da non inficiare l’accesso alle strutture ospedaliere e territoriali dei pazienti non Covid.
Alla fine della discussione, si è trovata però l’intesa per ritirare la mozione originaria ed approvare, all’unanimità, un nuovo ordine del giorno, presentato sempre dal gruppo dem, che impegna il sindaco a convocare un Consiglio Comunale urgente in cui fare proposte concrete da elaborare tutti insieme, anche con il contributo di altre Amministrazioni comunali, ai vertici regionali, alla Asrem, ai Commissari governativi.
«L’emergenza Covid, sommata all’emergenza ormai cronica della Sanità pubblica molisana – hanno sottolineato Trivisonno, Chierchia, Salvatore e Battista – sta portando al collasso il Cardarelli (e tutti gli ospedali molisani) e mettendo in pericolo la nostra salute, con l’impossibilità di dare assistenza adeguata non solo ai malati Covid, ma anche ai malati con tutte le altre patologie. Occorre agire e occorre farlo subito.
È stato approvato all’unanimità il nostro odg, per avere un consiglio monotematico urgente per formulare proposte concrete che abbiano la forza data da tutto il consiglio e da tutti quegli amministratori molisani che vorranno dare un contributo. Noi – concludono i consiglieri del Pd – torneremo a proporre, tra le altre cose, una struttura Covid dedicata subito disponibile, l’immediato reclutamento di medici ed infermieri per tutti i reparti in sofferenza in tutti i nosocomi; l’immediato potenziamento della medicina territoriale e delle Usca; incentivi economici per gli operatori sanitari e l’acquisto tamponi rapidi».
«Si è sviluppata in Consiglio – ha poi evidenziato il sindaco Gravina – una discussione che ha toccato i problemi profondi che stiamo vivendo, nella nostra realtà, dal punto di vista dell’organizzazione sanitaria. Come Amministrazione ci piace concentrarci sulle cose da mettere in campo in maniera concreta, avendo come unico interesse il bene e la salute dei cittadini. Ci siamo mossi sempre con questo intento, scrivendo già a marzo al ministro Speranza, abbiamo sollecitato interventi anche da parte dei soggetti decisionali in temi di sanità regionale, ovvero a commissari e sub commissari. La disponibilità continua della nostra Amministrazione verso le problematiche complesse e molteplici che questa pandemia sta creando a livello di organizzazione sanitaria, – ha aggiunto Gravina – l’abbiamo ribadita anche recentemente, mettendo a disposizione dell’Asrem locali di proprietà comunale per permettere di far fare tamponi non più solo all’Ospedale Cardarelli. Sempre, sin da marzo, ho dato all’Asrem la disponibilità di personale da mettere a supporto dei tracciamenti dei contagiati, altro problema diventato di fondamentale importanza oramai, ma non ho avuto risposte. Non compete a me l’organizzazione dell’offerta sanitaria, ma certo balza agli occhi che la rete sanitaria in questa seconda ondata della pandemia mostra ancora delle criticità da risolvere che sono non più rinviabili».