Le restrizioni previste nell’ordinanza regionale che entrerà in vigore da oggi e fino al 7 gennaio non ‘toccano’ solo il settore dei trasporti – con limitazioni per gli spostamenti sui bus locali – e quello delle scuole, con la Dad per le medie e, a seconda di quanto stabilito dai vari sindaci, per le elementari.
La stretta voluta dal governatore Toma per far scendere l’indice Rt (il più alto d’Italia secondo l’ultimo rapporto del Ministero) prevede anche misure di contenimento del rischio di assembramento in particolari luoghi pubblici.
È infatti «demandato ai sindaci dei comuni molisani – si legge nell’ordinanza – il compito di individuare strade o piazze nei centri urbani dei rispettivi territori potenzialmente suscettibili di situazioni di assembramento e, ove esistenti, di disporre con propria ordinanza la chiusura al pubblico per tutta la giornata o in determinate fasce orarie, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private». I sindaci sono per altro obbligati a «comunicare con cadenza settimanale alla Presidenza della Regione Molise l’esito della valutazione operata e i conseguenti provvedimenti adottati».
A Campobasso il sindaco Roberto Gravina sta monitorando, in stretto raccordo con l’azienda sanitaria regionale, l’andamento dei contagi e la ‘natura’ dei cluster scoppiati in città. Per fortuna si tratta di piccoli focolai per lo più familiari e, negli ultimi giorni il numero dei casi si è abbassato notevolmente. Tant’è che, come la maggior parte dei suoi colleghi, ha deciso di mantenere le scuole primarie aperte.
La valutazione su possibili chiusure di strade o zone del capoluogo dipenderà ovviamente dall’andamento del virus, «ma per il momento – ha spiegato il sindaco Gravina – non ci sono gli estremi per limitare la presenza delle persone in strada. Anche perché, a ridosso del periodo natalizio, sarebbe deleterio per i commercianti. Questo non vuol dire che, se la situazione dovesse mutare, non prenderò dei provvedimenti. Se ci saranno delle chiusure, saranno applicate probabilmente solo in alcuni giorni, come il 24 o il 31 dicembre, e nelle zone del centro più ‘sensibili’, quelle dove il rischio assembramenti è più concreto, ad esempio via Ferrari. Ma ripeto, vediamo come vanno le cose. Campobasso sta ‘tenendo’ bene e auspico che non ci sia bisogno di adottare misure che limitino ulteriormente la libertà dei cittadini».

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