Ancora un duro colpo contro i ‘furbetti’ dell’erario messo a segno dalla Guardia di Finanza di Campobasso. Gli uomini delle Fiamme gialle, dopo una serie di accurate indagini coordinate dalla Procura, hanno incastrato un imprenditore campobassano, specializzato nel settore dei rifiuti, ed hanno sottoposto a sequestro denaro, beni immobili, quote societarie e automezzi, per un valore complessivo di circa 340.000 euro.
L’importo corrisponde ai mancati versamenti all’Erario di ritenute prodotte nell’anno 2018 dalla società di Campobasso nei confronti dei propri dipendenti, il cui rappresentante legale si è in tal modo reso responsabile del reato di natura omissiva previsto dalla normativa in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto che, oltre che a contrastare le frodi fiscali, mira anche a perseguire le condotte più gravi della cosiddetta “evasione da riscossione”, nel cui ambito rientra proprio l’irregolarità accertata.
I finanziari hanno sequestrato, tra l’altro, anche un appartamento in Trentino Alto Adige, per la cui puntuale individuazione è risultata decisiva l’attività d’indagine svolta dagli investigatori in sinergia con i militari del Corpo in servizio nella Provincia Autonoma di Trento, che hanno potuto accedere alle necessarie informazioni per il tramite dei locali applicativi informatici.
«Il sequestro preventivo disposto sui beni nella disponibilità dell’indagato, volto a conservare il profitto del reato ai fini della successiva confisca – spiega il procuratore Nicola D’Angelo -, si inserisce nel contesto delle linee di intervento di questa Procura della Repubblica volte alla repressione dei reati da realizzarsi, non soltanto intervenendo sui presunti autori, ma anche aggredendo i beni che ne costituiscono il profitto; questo – conclude – in un’ottica di deterrenza e di recupero alla collettività di quanto illecitamente acquisito».