Dopo una settimana ha rotto il silenzio, commentando ufficialmente la notizia del rinvio a giudizio del nuovo comandante della Polizia Locale di Campobasso, Luigi Greco, presso il tribunale di Castrovillari. Tempo che è servito al sindaco Roberto Gravina per compiere tutte le verifiche del caso. Il primo cittadino dunque, preso atto di una serie di riscontri effettuati in questi giorni e «verificato che nulla osta alla prosecuzione dell’incarico affidato al comandante Luigi Greco, ha ritenuto che allo stato attuale il rapporto di lavoro con il comandante possa continuare in attesa dell’esito del giudizio.
Confidiamo e crediamo – ha aggiunto Gravina – che il comandante Greco possa dimostrare la completa estraneità ai fatti nelle sedi opportune, in modo tale da poter proseguire al meglio nell’importante incarico presso la Polizia Locale del Comune di Campobasso».
Il neo comandante è accusato di stalking e abuso d’ufficio, il rinvio a giudizio risale al 27 novembre, tre giorni prima dalla conferenza stampa di presentazione a Palazzo San Giorgio. Ma la notifica sarebbe arrivata dopo e lo stesso comandante ha dichiarato di non esserne a conoscenza quando ha fatto il suo ingresso negli uffici di via Toscana.
Secondo l’accusa i reati sarebbero stati commessi quando Greco ricopriva il ruolo di comandante della Polizia municipale dell’ex Comune di Corigliano Calabro, oggi parte del Comune unico di Corigliano-Rossano, ai danni di una vigilessa. In particolare si tratta dei burrascosi rapporti con la vigilessa Antonella Bianco, poi distaccata negli uffici dell’Avvocatura civica e successivamente nel Settore urbanistico del Comune di Corigliano-Rossano, la quale all’epoca era stata delegata dall’ex sindaco coriglianese Giuseppe Geraci a rappresentare il Comune nei giudizi pendenti dinanzi al giudice di pace, per i ricorsi degli automobilisti contro i verbali d’accertamento delle violazioni amministrative al codice della strada. Greco, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe «omesso di comandare per quel servizio la propria sottoposta, intenzionalmente provocando all’ente un danno ingiusto» proprio per la mancata costituzione del Comune atta a resistere in giudizio. Non solo. Secondo il gip, Greco dovrà essere processato pure per stalking nei confronti della stessa vigilessa Bianco «perché, tenendo un comportamento vessatorio, continuo e ininterrotto nei confronti dell’agente di polizia municipale, condotta oppressiva e prevaricatoria posta in essere mediante continue minacce di denunce penali o licenziamento mediante l’instaurazione di procedimenti disciplinari, successivamente archiviati dalla competente commissione comunale, poneva in essere reiterati comportamenti persecutori in modo da determinare nella parte offesa uno stato di disagio psichico, al punto da costringerla ad accettare il momentaneo trasferimento ad altro ufficio, alterando in tal modo le proprie abitudini di vita».